Mentre Mermec scommette su Matera, il ceo Pertosa chiede un ministero contro l'eccessiva burocrazia

"Nel prossimo governo, a prescindere dal colore politico, ci vorrebbe un ministero per la sburocratizzazione. Attualmente rappresenta il limite più complicato: ci sono troppe autorizzazioni e passaggi che frenano chiunque. È giusto controllare, ma proporrei di spostare alcuni controlli a una fase successiva. Serve dare la possibilità di fare le cose nella maniera più corretta possibile; poi chi imbroglia deve essere sanzionato pesantemente". È la proposta di Vito Pertosa, presidente e ceo del Gruppo Mermec, intervenuto in occasione del "Family day" organizzato oggi dal gruppo presso lo stabilimento materano in zona Jesce. Nell'ottobre 2022, Mermec ha acquisito lo storico stabilimento Ferrosud di Matera (attivo dal 1968), segnando un nuovo capitolo industriale per il sito. Dopo circa tre anni, il bilancio è positivo. "Abbiamo acquisito ulteriori commesse, in Italia e all'estero, e stiamo incrementando l'occupazione. Oggi - ha aggiunto - sono impiegate 220 persone, a fronte delle 64 che erano in cassa integrazione da quindici anni. Si tratta di cassintegrati non solo di Ferrosud, ma anche di Stellantis, Acciaierie d'Italia e Ansaldo Caldaie. Inoltre, per il terzo anno consecutivo, tutti i cassintegrati riceveranno un ulteriore bonus a fine anno". L'investimento, come dichiarato da Pertosa, mira a trasformare il sito nel polo meridionale dell'innovazione ferroviaria, focalizzato su diagnostica avanzata, produzione di treni bimodali/batteria e tecnologie green. "Continuiamo a realizzare importanti investimenti - ha concluso Pertosa -. Arriveranno molti robot e macchine di nuovissima generazione, insieme ai cassintegrati che tornano a ritrovare dignità nel lavoro. Unire tecnologia e innovazione all'etica è l'aspetto più bello di questo percorso".