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Dramma della famiglia Nappi, donati gli organi del piccolo Francesco. Bardi: "Dolore straziante"

Dramma della famiglia Nappi, donati gli organi del piccolo Francesco. Bardi: "Dolore straziante"

Un prelievo multiorgano è stato eseguito nell'ospedale San Carlo di Potenza su un bambino di nove anni, morto ieri dopo essere rimasto coinvolto due giorni prima in un incidente stradale, al Pantano di Pignola, a pochi chilometri dal capoluogo lucano, in cui era deceduto sul colpo il padre 51enne. "Con profondo rispetto e sincera partecipazione al dolore vissuto - è scritto in una nota diffusa dall'ufficio stampa - la direzione dell'Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza esprime la propria vicinanza alla mamma e all'intera famiglia, colpite da una perdita devastante, e rivolge un sentito ringraziamento per la scelta compiuta. In un momento segnato da una sofferenza indicibile, la famiglia ha saputo trasformare la tragedia in un gesto di straordinaria umanità, consentendo che la scomparsa del proprio figlio diventasse possibilità di vita per altri bambini e giovani pazienti in attesa di trapianto". La donazione "resa possibile anche dalla compatibilità clinica e biologica, ha permesso che gli organi prelevati fossero destinati a piccoli pazienti e giovani adulti, offrendo loro una concreta speranza di futuro e una nuova prospettiva di vita". Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha espresso "cordoglio a nome dell'intera Giunta e di tutta la comunità regionale per il tragico epilogo dell'incidente stradale. La notizia - ha sottolineato il governatore lucano in una nota diffusa dall'ufficio stampa della Giunta lucana - ha gettato l'intera Basilicata in un dolore straziante. Non ci sono parole in grado di descrivere la tragedia che ha colpito questa famiglia e con essa tutta la nostra regione. Una notizia che spezza il cuore. La perdita di un padre e del suo bambino, strappato alla vita e all'affetto dei suoi cari in un modo così violento e improvviso, è un evento che ci lascia attoniti, increduli e infinitamente addolorati. Ci stringiamo - ha proseguito - con un abbraccio silenzioso e rispettoso in particolare alla madre che ha autorizzato l'espianto degli organi del piccolo, un gesto di grande generosità. La Basilicata intera partecipa commossa al vostro dolore. La Regione - ha concluso il presidente - si impegna a fornire tutto il supporto necessario, auspicando una riflessione collettiva sulla sicurezza stradale, affinché simili tragedie non si ripetano mai più". Il direttore generale del San Carlo, Giuseppe Spera, ha quindi inteso esprimere “un ringraziamento profondo a tutti i professionisti del nostro ospedale, al personale della Rianimazione del San Carlo, a tutte le figure coinvolte che hanno garantito il corretto svolgimento dell’intero percorso di donazione, alle équipe specialistiche che hanno effettuato il prelievo e al Coordinamento regionale per i trapianti, per l’elevata competenza e la sensibilità dimostrate in ogni fase di un processo tanto complesso quanto delicato. Ma il pensiero più intenso va alla mamma di questo bambino. La sua decisione rappresenta un atto di amore immenso, capace di andare oltre una tragedia inimmaginabile e di restituire speranza e vita ad altri piccoli pazienti. È una testimonianza altissima del valore della donazione di organi per l’intera comunità”, ha concluso Spera. E anche l’assessore alla Salute, Politiche della persona e Pnrr della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, ha espresso profonda vicinanza alla famiglia e parole di riconoscenza per il gesto compiuto. “Di fronte a un dolore così grande la scelta della mamma di autorizzare la donazione degli organi rappresenta un esempio straordinario di responsabilità e solidarietà. È un atto di civiltà che onora la memoria del bambino e che dà una possibilità concreta di vita ad altri piccoli pazienti. Alla famiglia va la vicinanza e il ringraziamento dell’intera comunità regionale. Questo episodio - ha concluso l'assessore lucano - richiama con forza l’importanza di promuovere e sostenere la cultura della donazione di organi, soprattutto in ambito pediatrico, dove ogni gesto di generosità può fare la differenza tra la vita e la morte”.

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