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Pne 2025, Latronico: “Rete ospedaliera più integrata e standard assistenziali in crescita”

Pne 2025, Latronico: “Rete ospedaliera più integrata e standard assistenziali in crescita”

Cosimo Latronico (Archivio)

“La nuova edizione del Programma Nazionale Esiti 2025, presentata ieri da Agenas al Ministero della Salute, rappresenta un elemento importante per monitorare i miglioramenti del sistema sanitario italiano e misurare, con criteri oggettivi, i risultati ottenuti in Basilicata. I valori assunti nel 2024 dalle centinaia di indicatori esaminati e resi disponibili dalla giornata di ieri rappresentano, infatti, una base dati essenziale per comprendere punti di forza e di debolezza del SSR e per intervenire con tempestività”. È il commento dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, espresso a margine della presentazione. Il PNE, elaborato da AGENAS attraverso 218 indicatori complessivi – di cui 189 dedicati all’assistenza ospedaliera e 29 all’assistenza territoriale – e basato sull’analisi di 1.117 strutture di ricovero per acuti presenti sul territorio nazionale, si conferma una bussola per la programmazione e il governo clinico. La capacità del sistema di integrare flussi informativi quali le Schede di Dimissione Ospedaliera e i dati dell’emergenza-urgenza consente di restituire una fotografia rigorosa e comparabile, che va interpretata con spirito costruttivo: emergono infatti segnali di crescita significativi, accanto a criticità circoscritte sulle quali la Regione ha già avviato interventi mirati. “Tirare le somme a poche ore dalla presentazione generale da parte di Agenas – aggiunge Latronico – senza un adeguato approfondimento in chiave costruttiva e comparativa, sarebbe alquanto superficiale a fronte di contesti molto complessi. È pertanto indispensabile procedere, in linea con quanto effettuato nell’annualità precedente, ad una dettagliata analisi per esaminare risultati, codifiche e andamenti, nonché per valutare qualità clinica, capacità organizzativa e competenze presenti sul territorio”. “Si può citare sin da subito – prosegue Latronico – l’inserimento dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Melfi tra le strutture italiane con livello ‘molto alto’ nell’ambito osteomuscolare o il netto miglioramento registrato dall’Ospedale San Giovanni di Lagonegro, segno evidente di una rete ospedaliera sempre più integrata tra ospedali di base e DEA, o ancora i diversi indicatori migliorati, quali ad esempio la mortalità per ictus, a dimostrazione della capacità del sistema regionale di consolidare gli standard assistenziali. Così come è possibile asserire che, in un ambito sanitario spesso segnato da forti differenze territoriali, la Basilicata si distingue inoltre per una variabilità interna contenuta, elemento che favorisce una programmazione più efficace. Ma accanto a risultati positivi permangono alcuni aspetti sui quali la Basilicata è chiamata a rafforzare l’organizzazione dell’assistenza, quali l’efficienza delle reti tempo-dipendenti e dei percorsi dedicati alle emergenze cardiovascolari e cerebrovascolari, così come di proseguire nell’allineamento delle pratiche ostetriche agli standard nazionali più avanzati. Anche l’assistenza agli anziani con fratture e la presa in carico delle patologie croniche, in particolare quelle respiratorie, mostrano margini di miglioramento e richiedono un consolidamento dei percorsi territoriali e ospedalieri. Si tratta di ambiti ben individuati, sui quali la Regione è già al lavoro attraverso interventi strutturali, organizzativi e di integrazione tra rete territoriale e rete ospedaliera, con l’obiettivo di rendere l’assistenza sempre più omogenea, tempestiva e appropriata”. Nel complesso, il PNE 2025 delinea una Basilicata in evoluzione: un sistema sanitario con punti di forza riconosciuti e criticità puntuali sulle quali la Regione sta già intervenendo. Gli investimenti del PNRR, insieme al quadro regolatorio definito dal DM 70 e dal DM 77, rappresentano l’occasione per rendere le cure sempre più tempestive, moderne e sicure, riducendo le differenze territoriali e rispondendo in modo sempre più efficace ai bisogni dei cittadini”.

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