Tra diagnosi e rinascita, Potenza apre uno spazio di verità sul tumore al seno
Al Polo bibliotecario un ciclo di incontri su dolore, alimentazione, medicina integrata ed equilibrio psicologico, un percorso pubblico curato da Francesca Sassano per rimettere al centro la cura del sé
Sassano: «L’idea è quella di offrire un’apertura sulle possibilità territoriali, tutte senza esclusione alcuna e di favorire una osmosi delle stesse». Catalani: «Le biblioteche possono avere un ruolo strategico per la salute»
POTENZA- C’è una parola che fa paura. Tumore. E ce n’è un’altra che spesso arriva dopo, piano, quasi in silenzio. Rinascita. Tra queste due parole si muove il ciclo di incontri "Tumore al seno. Prevenzione, rinascita e cura del sé”, promosso e curato dall’avvocata Francesca Sassano, in programma al Polo Bibliotecario di Potenza, in via Don Minzoni. Un percorso pubblico, aperto, senza filtri. Perché il cancro non è una faccenda privata. Qui non si parla solo di malattia. Si parla di dolore, di alimentazione, di cura integrata, di equilibrio, di immagine di sé. Di quello che resta dopo una diagnosi e di quello che si può ricostruire, pezzo dopo pezzo. Il primo appuntamento è per il 12 dicembre alle 16.30. Il tema è diretto, concreto, necessario: terapia del dolore e incidenza dell’alimentazione. Sul tavolo finiscono due questioni che pesano come macigni nella vita di chi affronta un percorso oncologico. A intervenire sarà William Raffaeli, presidente della Fondazione Isal Ets, istituto di riferimento per la ricerca sul dolore. Con lui Domenico Bilancia, direttore del Dipartimento oncologico dell’Azienda ospedaliera San Carlo, e Maria Carmela Padula, biologa nutrizionista. È il giorno in cui il corpo torna al centro, come terreno da difendere. Il secondo incontro è in programma 16 gennaio 2026, alle 16.30: al centro ci sarà la medicina integrata nella cura delle neoplasie. Qui la parola chiave è integrazione, non alternativa. A spiegare l’approccio sarà Massimo De Fino, direttore dell’Ircss Crob di Rionero in Vulture, affiancato da Grazia Marino, dirigente medico della Chirurgia senologica dello stesso istituto, da Francesca Sanseverino, ginecologa, e da Giovanni Pace, esperto di ginnastiche psicofisiche orientali. Chirurgia, ginecologia, movimento, consapevolezza. Un’alleanza possibile, se affrontata senza ideologia e con rigore scientifico. Il ciclo si chiude 13 febbraio 2026, alle 16.30, con un tema spesso relegato in fondo, come se fosse un lusso: estetica e benessere psicologico. In realtà è un pezzo della battaglia. Perché alla fine del percorso bisogna riconoscersi. Interverranno Renato Maffione, psichiatra e psicoterapeuta, Rosa Grippa, podologa, e Maria Elisabetta Grassano, specialista in estetica oncologica Apeo. È il momento in cui la cura incontra lo sguardo allo specchio. Senza ipocrisie. Questo ciclo di incontri promette informazione, ascolto e competenza. E soprattutto restituisce dignità a una frase che la malattia prova a portare via: la cura del sé. «Questo percorso», spiega Francesca Sassano, «nasce da un vissuto che è diventato sofferta riflessione e necessità di informazione. La scelta consapevole dei percorsi e delle possibilità non è solo speranza ma diritto. Come vicepresidente della Across Ets ho delega specifica per i temi della disabilità e della sanità, anche in esecuzione penale, non è una novità il mio ultradecennale impegno nelle carceri. Gli ultimi sono sempre stati il mio mondo di azione». Perché tre incontri? «Il paziente», spiega ancora Sassano, «deve affrontare consapevolmente la malattia, non solo nelle terapie tradizionali, chemio, radio e intervento, ma anche nell’’alimentazione, nella terapia del dolore, nelle medicina integrata e nella acquisizione di una nuova identità, sia esterna che interna. L’idea è quella di offrire un’apertura sulle possibilità territoriali, tutte senza esclusione alcuna e di favorire una osmosi delle stesse, soprattutto delle migliori prassi. Ovviamente anche con un piccolo sguardo al mondo della disabilità che la patologia comporta e alle mille difficoltà di affrontare il mondo del lavoro durante la malattia. È solo l’inizio di altri possibili temi, già la divulgazione tra gli ordini professionali dell’evento ha trovato non solo accoglienza, ma desiderio di ulteriore fare… quindi ci saranno nuovi appuntamenti e si spera questi tre di renderli fissi in futuro». «Il Polo bibliotecario di Potenza», afferma il direttore Luigi Catalani, «è orgoglioso di intraprendere questo percorso di informazione e divulgazione con la partecipazione di tanti esperti molto qualificati. Le biblioteche, infatti, possono avere un ruolo strategico per la salute delle comunità di riferimento. Non a caso già da qualche anno l'Istat ha inserito nel Rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile) un indicatore dedicato alle biblioteche, a dimostrazione dei benefici culturali e sociali derivanti dalla frequentazione regolare di questi spazi pubblici di apprendimento continuo».
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