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Agricoltura in ginocchio nel Materano, la Cia lancia l’allarme: ‘Danni enormi’

Agricoltura in ginocchio nel Materano, la Cia lancia l’allarme: ‘Danni enormi’

Le piogge torrenziali e i fenomeni alluvionali che nelle ultime ore hanno colpito la provincia di Matera hanno lasciato dietro di sé un quadro drammatico per l’agricoltura lucana. Terreni compromessi, semine distrutte, ruscellamenti improvvisi e intere aree cerealicole rese impraticabili: è questo lo scenario che la Cia-Agricoltori Italiani della Basilicata denuncia con forza, chiedendo alla Regione un intervento urgente.

L’organizzazione agricola ha infatti sollecitato “l’immediato intervento della Regione Basilicata e del Dipartimento Agricoltura affinché con tempestività siano attivati tutti i necessari adempimenti per il riconoscimento dello stato di calamità naturale”. Una misura che la Cia definisce “l’unico modo per dare un reale e concreto sostegno in questa fase di emergenza, in particolare al settore cerealicolo della provincia di Matera”, già duramente provato da rincari, crisi di mercato e condizioni climatiche sempre più instabili. Secondo quanto riportato dalla stessa organizzazione, i dati meteorologici confermano la straordinarietà dell’evento: “In poche ore – si legge nella nota – nelle zone colpite sono caduti quantitativi di pioggia pari a oltre un sesto dell’intero volume che mediamente si registra in un anno”. Un’anomalia che ha trasformato temporali intensi in vere e proprie bombe d’acqua, con effetti devastanti sui terreni della collina materana.

Le conseguenze sono evidenti: dilavamenti, erosione diffusa, profondi solchi nei campi, depositi di fango e pietrame. “Evidenti sono le modifiche allo stato dei luoghi, altrettanto palesi le alterazioni dei terreni stessi, come pure la totale compromissione e la perdita delle semine”, prosegue la Cia, sottolineando che senza un riconoscimento formale dello stato di calamità gli agricoltori resteranno privi di strumenti di sostegno e di accesso a eventuali indennizzi. A essere colpito è soprattutto il comparto cerealicolo, cuore produttivo della collina materana, un territorio già segnato da fragilità idrogeologiche e da una crescente vulnerabilità ai fenomeni climatici estremi. Ora la palla passa alla Regione Basilicata, chiamata a verificare i danni, attivare le procedure previste e dare una risposta tempestiva al mondo agricolo, che ancora una volta si ritrova in prima linea a far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico.

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