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07.12.2025 - 16:58
C’è un filo invisibile che unisce le comunità, spesso percepibile solo quando rischia di spezzarsi. È in quella trama silenziosa di legami e responsabilità reciproche che si misura la solidità di un territorio. Ed è partendo da questa visione che l’assessore alla Salute, politiche della Persona e Pnrr della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, è intervenuto ieri ad Atreju, la manifestazione politica organizzata da Fratelli d’Italia, divenuta negli anni uno dei principali appuntamenti del dibattito e del confronto nazionale. Nel suo intervento, Latronico ha riportato a Roma la voce e l’esperienza della Basilicata, concentrandosi su un tema che considera decisivo per il presente e il futuro del Mezzogiorno: il ruolo delle politiche sociali come leva strategica di sviluppo.
“Prendersi cura delle persone e delle comunità – ha affermato – non è soltanto un dovere istituzionale. Può e deve diventare una cifra distintiva dell’azione politica, capace di generare nuove opportunità occupazionali e di attivare processi reali di rigenerazione sociale e culturale”. Per l’assessore, rafforzare la “cura sociale” significa anche sostenere la tenuta del sistema sanitario regionale. Prevenzione, prossimità e interventi tempestivi – ha spiegato – sono strumenti che riducono il carico sugli ospedali e migliorano la qualità della vita, soprattutto nei territori più fragili o esposti al rischio di spopolamento.
Latronico ha inoltre sottolineato come il Mezzogiorno possa trasformare queste politiche in un’occasione di crescita, superando disuguaglianze e criticità strutturali e riorientando il welfare da semplice rete di protezione a motore di sviluppo. “È una sfida ambiziosa – ha concluso – ma la Basilicata ha scelto di raccoglierla, con l’obiettivo di costruire una regione più equa, più forte e capace di guardare al futuro”.
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