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Maltempo provvidenziale: la Basilicata ringrazia, invasi lucani in ripresa

Giocano con la nostra salute. Inchiesta pugliese svela: una ditta ha truccato la potabilizzazione dell'acqua. Ecco cosa è stato scoperto

La diga di Monte Cotugno

Le piogge e le nevicate delle scorse ore sembrano finalmente aver lasciato il segno sui principali invasi della Basilicata, da mesi ormai in sofferenza, portando a un incremento medio di oltre 1,5 milioni di metri cubi per ciascun bacino. Non accadeva da mesi. Attualmente le sei principali dighe della regione, Monte Cotugno, Pertusillo, Camastra, Basentello, San Giuliano e Gannano, contengono in totale quasi 92 milioni di metri cubi di acqua, 6 in meno rispetto ad un anno fa. Ma nel raffronto con una settimana fa, si nota un incremento di 7 milioni. La situazione migliore la si registra nel Camastra, che attualmente contiene oltre 5 milioni di metri cubi di risorsa idrica in piu' rispetto a dodici mesi quando 140 mila lucani per oltre tre mesi hanno subito gli effetti delle restrizioni idriche. A confermare all'AGI lo scenario e' Tommaso Marino direttore operativo di Acquedotto Lucano. "La situazione oggi con le ultime piogge e nevicate - spiega Marino - e' in miglioramento su tutti gli schemi regionali. L'incremento piu' importante sullo schema Basento Camastra, grazie all'incremento dei volumi invasi e dell'apporto sorgentizio, che ci permettono di guardare con ottimismo relativamente alla continuita' di erogazione di acqua potabile per i prossimi mesi. Un altro schema che sta beneficiando delle ultime precipitazioni e' quello del Frida".

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