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24.11.2025 - 15:43
Marcello Pittella (archivio)
“La violenza contro le donne rappresenta una grave violazione dei diritti umani e un attacco inaccettabile alla dignità della persona. Ogni atto di violenza limita la libertà individuale e produce conseguenze sull’intera comunità, indebolendo le fondamenta della convivenza democratica”. Lo dichiara il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Il quadro attuale, così come emerso anche nella due giorni di studio, organizzata dal Consiglio regionale della Basilicata, tenutasi recentemente a Matera, resta profondamente preoccupante: troppe donne, anche molto giovani, continuano a subire violenze, maltrattamenti e privazioni dei propri diritti. La violenza di genere nasce spesso da disuguaglianze, stereotipi radicati e contesti culturali che ne minimizzano o giustificano gli abusi. Allarmante il dato dei reati ‘spia’, indice di un malessere che rischia di sfociare in reati più gravi e che si consumano anche tra le mura domestiche.
Per affrontare efficacemente questo fenomeno occorre un maggiore impegno strutturale e coordinato delle istituzioni, della politica, delle scuole e dell’intera società civile, con azioni di prevenzione, educazione al rispetto e percorsi di sostegno, dalla tutela legale all’accompagnamento psicologico, che permettano alle donne di vivere la propria vita con autonomia e sicurezza”.
“Costruire una società realmente libera dalla violenza è una responsabilità di tutti. Il Consiglio regionale, insieme alla Commissione regionale pari opportunità, rinnova il proprio impegno nel sostenere politiche e iniziative di contrasto alla violenza di genere, affinché il rispetto della dignità personale resti un principio irrinunciabile della nostra comunità. La priorità resta garantire a ogni donna pari condizioni e la possibilità di scegliere e autodeterminare il proprio futuro”. “E’ per questo che poniamo grande attenzione ai progetti di cittadinanza attiva e digitale, che - conclude Pittella - rappresentano uno strumento fondamentale per promuovere consapevolezza, responsabilità condivisa e partecipazione, favorendo la costruzione di una cultura del rispetto e della non violenza in ogni ambito della vita sociale”.
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