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Trema l’Irpinia, notte di paura ma nessun danno. Cittadini in strada: "Abbiamo rivissuto l’incubo del 1980"

Trema l’Irpinia, notte di paura ma nessun danno. Cittadini in strada: "Abbiamo rivissuto l’incubo del 1980"

Torna la paura in Irpinia a meno di un mese dall’anniversario del devastante terremoto del 1980 che colpì l'avellinese, il potentino e parte del foggiano. Una scossa di magnitudo 4.0 è stata registrata alle 21:49 di ieri sera dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), con epicentro a circa un chilometro a sud di Montefredane e a una profondità di 14 chilometri. La scossa è stata avvertita chiaramente ad Avellino e nei comuni limitrofi, ma anche in provincia di Benevento, Salerno e Napoli. Centinaia di persone, impaurite, sono scese in strada. I centralini dei Vigili del Fuoco sono stati sommersi dalle chiamate di cittadini che chiedevano informazioni, ma dalle prime verifiche non risultano danni a persone o edifici. La notizia è stata immediatamente confermata dalla Protezione Civile, che in una nota ha precisato: “Dalle prime verifiche effettuate, in seguito all’evento non risulterebbero danni a persone o cose.” Anche il capo della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, e il comandante dei Vigili del Fuoco di Avellino, Mario Bellizzi, hanno confermato che la situazione è sotto controllo. La scossa di ieri sera è solo la più forte di una serie di movimenti tellurici che da giorni interessano la zona. L’area è infatti colpita da uno sciame sismico con decine di scosse, due delle quali superiori a magnitudo 3.0. L’epicentro è localizzato nella zona di Bosco Magliano, sempre nel territorio di Montefredane. “La gente è preoccupata e spaventata, da ieri le scosse non si fermano,” ha dichiarato Ciro Aquino, sindaco di Montefredane. “Non ci sono crolli e al momento non abbiamo segnalazioni di danni. La situazione è sotto controllo, ma resta preoccupante.” Il primo cittadino ha già disposto la chiusura delle scuole per lunedì e ha ringraziato la Croce Rossa e i sindaci irpini per la solidarietà e la collaborazione.

Anche a Mercogliano molti cittadini hanno scelto di non rientrare nelle proprie abitazioni, preoccupati dalle continue scosse. Alcune abitazioni avrebbero riportato piccole lesioni, ma le verifiche sono ancora in corso. Il sindaco Vittorio D’Alessio ha messo a disposizione la sede locale delle Misericordie come punto di accoglienza per chi teme di dormire in casa. Nel capoluogo e nei comuni più vicini all’epicentro – Avellino, Montefredane, Grottolella, Altavilla Irpina, Capriglia Irpina e Atripalda – sono stati predisposti centri di accoglienza e in molti hanno passato la notte in auto.

In mattinata, i Vigili del Fuoco hanno avviato verifiche strutturali sugli edifici pubblici e scolastici. Le scuole resteranno chiuse lunedì nei comuni più colpiti, mentre la Provincia di Avellino ha attivato i propri servizi tecnici per controlli su ponti, viadotti, muri di sostegno e scarpate, oltre a verifiche nei tratti fluviali dei fiumi Sabato e Calore Irpino. Il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS), presieduto dal prefetto Rossana Riflesso, è in costante contatto con il Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero dell’Interno. Ad Avellino è stato attivato un punto di accoglienza presso la Scuola di San Tommaso in piazza don Luigi Sturzo.

A seguito del sisma, anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici comunali per la giornata di lunedì: “Dopo il susseguirsi delle scosse telluriche, che hanno creato apprensione nella popolazione, la misura è un atto dovuto,” ha spiegato Mastella, annunciando ulteriori verifiche sugli edifici scolastici.

Nelle stesse ore, una scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata ai Campi Flegrei, a cinque chilometri a est di Pozzuoli, a una profondità di due chilometri. Anche in questo caso non si segnalano danni. Alla preoccupazione per lo sciame sismico si aggiunge quella per il maltempo. In Irpinia sono in corso forti piogge, e la Protezione Civile regionale ha emesso un’allerta meteo per le prossime ore.

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