IL MATTINO
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23.10.2025 - 20:19
La nota dei consiglieri di opposizione Claps, De Carlo e Summa
Dopo mesi di silenzi, promesse mancate e riunioni inconcludenti, possiamo finalmente dire che un risultato concreto è arrivato.
Grazie alla determinazione del gruppo Impegno Comune e alla pressione costante esercitata in Consiglio Comunale, l’Amministrazione ha dovuto fare marcia indietro e ripristinare il contributo di 30.000 euro a favore della Casa di Riposo “Sacra Famiglia”. È un passo avanti importante, frutto di un lavoro serio e continuo, non di improvvisazioni o proclami.
Abbiamo presentato atti, interrogazioni, richieste formali e soprattutto convocato un Consiglio comunale aperto e uno ordinario dedicati esclusivamente alla situazione della Casa di Riposo, per favorire il confronto pubblico, dare voce ai cittadini, ai lavoratori e ai rappresentanti dell’Associazione. È stato grazie a questo impegno costante, dentro e fuori l’aula consiliare, che la vicenda è rimasta al centro dell’agenda politica e non è stata insabbiata nel silenzio. Se oggi il contributo torna alla “Sacra Famiglia”, è il frutto di un’azione di opposizione vigile, competente e coerente, che ha costretto la maggioranza a correggere i propri errori. Ma sia chiaro: non è sufficiente. Il contributo deve tornare ai 35.000 euro storicamente erogati. Cinquemila euro in più non sono un dettaglio contabile, ma un segnale di attenzione e rispetto verso una struttura che rappresenta un presidio sociale essenziale per Avigliano, per i nostri anziani e per chi vi lavora ogni giorno con dedizione. E mentre si cerca di recuperare, seppur in ritardo, parte di quanto dovuto, restano irrisolti nodi fondamentali. Il Sindaco continua a non chiarire la questione della Presidenza e della governance dell’Associazione. Dopo aver annunciato pubblicamente la nomina della professoressa Giuseppina Sabia come nuova Presidente della “Sacra Famiglia”, non ha mai formalizzato tale designazione, che infatti non risulta in alcun verbale ufficiale. Una nomina “virtuale”, smentita anche dalla Regione, che ha confermato l’assenza di atti formali e di una procedura regolare. Un episodio che testimonia una gestione confusa, priva di metodo e di rispetto per le regole. Nel frattempo, la Casa di Riposo è ancora senza una guida effettiva, il Consiglio Direttivo non è pienamente operativo e la struttura vive nell’incertezza più totale. E soprattutto, dei lavoratori non parla più nessuno. Il Sindaco, che più volte ha dichiarato di “non dormire la notte pensando a loro”, oggi sembra averli dimenticati. Non una parola, non un atto concreto per chi ha garantito continuità e assistenza anche nei momenti più difficili, spesso senza la sicurezza di uno stipendio regolare o di un futuro certo. Chi davvero non dorme la notte sono gli operatori, che continuano a lavorare con professionalità, ma nell’incertezza e nel silenzio delle istituzioni. La Casa di Riposo “Sacra Famiglia” non può essere trattata come un problema da rinviare o da gestire a colpi di annunci. Serve programmazione, chiarezza e rispetto per una struttura che appartiene alla comunità e non a chi oggi la usa per coprire i propri errori. Noi continueremo a vigilare e a chiedere atti concreti: più risorse, più trasparenza e una gestione stabile e competente. La “Sacra Famiglia” non appartiene al Sindaco, ma alla città.
E noi continueremo a difenderla, in Consiglio e tra la gente, finché non tornerà ad essere ciò che merita: un luogo di serenità, e non di confusione politica.
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