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L’Irccs Crob di Rionero si conferma un punto di riferimento nel Mezzogiorno

Per il Crob di Rionero un 8 marzo all'insegna della prevenzione e della sensibilizzazione

Crob di Rionero in Vulture

Cinque anni di risultati concreti, segnati da numeri che raccontano una storia di crescita, qualità e sostenibilità.
Per l’Irccs Crob di Rionero in Vulture (Potenza), il quinquennio settembre 2020 – settembre 2025 rappresenta un periodo di forte rilancio, con un andamento costantemente positivo in termini di attività clinica, ricerca scientifica e gestione economica. È quanto emerge dal report sull’attività del Consiglio di Indirizzo e Verifica (Civ), presentato questa mattina, che fotografa un Istituto in piena espansione, capace di coniugare efficienza, innovazione e attenzione al paziente. Sul fronte scientifico, il 2024 segna un traguardo importante: 52 pubblicazioni contro le 34 del 2023, con un impact factor complessivo di 276, in netto aumento rispetto agli anni precedenti. Un risultato che testimonia la vitalità del Crob nel panorama della ricerca oncologica nazionale e la sua capacità di produrre conoscenza utile e riconosciuta a livello internazionale. Anche l’attività sanitaria registra un andamento brillante. Le prestazioni specialistiche ambulatoriali crescono in modo significativo, evidenziando una maggiore appropriatezza organizzativa. L’indice di case-mix 2024 – che misura la complessità dei casi trattati – risulta superiore alla media nazionale degli Irccs, segno della qualità e della specializzazione dell’offerta clinica. Un altro dato di rilievo riguarda la mobilità sanitaria attiva, che raggiunge il 37%: oltre un terzo dei pazienti proviene da fuori regione, a conferma dell’attrattività dell’Istituto lucano e della fiducia che le strutture sanitarie di altre regioni ripongono nel Crob. Non meno importante il profilo economico: il Crob chiude il bilancio 2024 in attivo, con un utile di circa 500 mila euro su un totale di 72 milioni. A ciò si aggiunge il riconoscimento ottenuto dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Sant’Anna di Pisa, che ha attribuito al Crob il miglior indicatore in Italia del costo medio per punto Drg, confermandone la massima efficienza economica tra gli Irccs italiani. Il presidente del Civ, Giuseppe Petrella, ha sottolineato come “negli ultimi due anni il Crob abbia avuto uno slancio immenso grazie all’impegno della Regione Basilicata e del Ministero della Salute, che hanno creduto nel rilancio dell’Istituto e nel suo ruolo strategico nel sistema sanitario del Mezzogiorno”. Intanto, è già in corso il piano di potenziamento che prevede un aumento dei posti letto e l’implementazione del parco tecnologico, per migliorare ulteriormente la capacità di risposta assistenziale e la qualità delle cure. Il Crob di Rionero si conferma così una delle eccellenze più solide e dinamiche della sanità lucana e del Sud Italia, un centro dove la ricerca e la cura si intrecciano ogni giorno, offrendo ai pazienti non solo terapie di alto livello, ma anche speranza, professionalità e umanità.

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