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10.10.2025 - 18:53
Un gruppo spontaneo di cittadini di Scanzano Jonico (Matera) ha chiesto al sindaco Pasquale Cariello la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul tema del deposito di scorie nucleari. L'obiettivo è quello di evitare che si ripeta quanto accaduto nel 2003, quando la decisione del Consiglio dei ministri di localizzare a Scanzano il deposito nazionale di rifiuti radioattivi scatenò una massiccia mobilitazione popolare e istituzionale, conclusa con la cancellazione del sito dal decreto di legge. Nella nota diffusa dal gruppo, cappeggiato dall'ex sindaco Nicola Suriano, è stata richiamata la conferenza unificata Stato-Regioni del 30 luglio scorso, durante la quale "il Governo ha espresso la volontà di presentare alle Camere una legge in deroga sull'utilizzo del nucleare (in Italia bandito da tre referendum: 1981, 1987 e 2011) per la produzione di energia elettrica e per l'individuazione dei possibili siti destinati al centro unico nazionale di stoccaggio di scorie radioattive". Il gruppo ha evidenziato che "tra i 51 possibili siti individuati dalla proposta di Carta nazionale delle aree idonee, 17 ricadono in territorio lucano, di cui quattro nell'area metapontina: due nel comune di Montalbano Jonico (uno in località Andriace/Montalbano), uno nel comune di Bernalda e uno tra Bernalda e Montescaglioso. A ciò si aggiunge la volontà di ampliare il centro Itrec di Rotondella". Dunque, i cittadini hanno chiesto "un Consiglio comunale con argomento unico, per discutere e deliberare su questa grave problematica", prendendo esempio dal Comune di Rotondella, che "ha già approvato all'unanimità un atto di contrarietà". La proposta è stata accolta dal gruppo consiliare Scanzano al Centro, che in una nota ha espresso "piena disponibilità a partecipare e sostenere la richiesta, pur non essendo stati formalmente informati dall'Ente comunale dell'iniziativa".
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