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06.10.2025 - 18:17
Si è tenuto oggi, presso la sede del Consiglio regionale, l’incontro tra la Garante regionale per le vittime di reato, Tiziana Silletti, e Rosario Gigliotti, attivista e socio di Libera Basilicata, finalizzato a definire un percorso condiviso per la costituzione del Tavolo di coordinamento e monitoraggio sulle vittime di reato. L’iniziativa mira a istituire uno strumento permanente di confronto e intervento sui casi e sulle situazioni che troppo spesso non ricevono la necessaria attenzione istituzionale.
“È indispensabile – ha dichiarato la Garante Silletti – accendere un faro su storie e vicende che restano ai margini della cronaca e dell’intervento pubblico. Si tratta di persone che, pur avendo ricevuto la solidarietà della società civile, necessitano di un sostegno concreto da parte delle istituzioni e dell’amministrazione della giustizia”.
La Garante ha ricordato come molte vittime di reato “siano state, nel tempo, ignorate o lasciate sole”. “Solo pochi giorni fa – ha sottolineato – in Basilicata si è verificato un tragico incidente che ha coinvolto lavoratori stranieri e questa vicenda ci ricorda l’urgenza e la necessità di agire concretamente sulla difesa dei diritti e della dignità dei migranti e in particolar modo sui reati di sfruttamento legati al caporalato. Ma penso anche a tante altre situazioni che il Tavolo dovrà affrontare, con un approccio coordinato e sistemico”.
Silletti ha proposto che il nuovo organismo venga promosso e coordinato dall’Ufficio del Garante, in collaborazione con Libera Basilicata, e vedrà il coinvolgimento delle istituzioni competenti e del mondo dell’associazionismo. L’obiettivo è restituire dignità e giustizia a chi ha subito un reato, segnando una netta discontinuità con il passato e tracciando una prospettiva nuova per il futuro”.
Nel corso dell’incontro, Gigliotti ha evidenziato come “esistano vittime di un sistema di potere che sottrae la voce e schiaccia i più deboli o chi assume posizioni indipendenti”, richiamando, tra gli altri, il caso di Gianluca Griffa, che denunciò “un grave disastro ambientale in Basilicata e rimase solo di fronte a fortissime pressioni, fino a soccombere sotto il peso di una responsabilità insostenibile. Questa vicenda è emblematica in una Regione nella quale spesso il silenzio è più ‘conveniente’ e per questo è necessario che su di essa di concentri l’attenzione tanto della società civile quanto delle istituzioni”.
“Per questo – ha concluso Silletti – la costituzione del Tavolo rappresenta una vera e propria questione di civiltà. È necessario imprimere una svolta affinché nessuna vittima di reato sia più abbandonata o resti priva di ascolto nei momenti di maggiore fragilità, e perché su queste vicende non cali mai il silenzio dell’indifferenza”.
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