Nuovi poveri, la ricetta della Cgil Potenza: si a formule concrete no ai fondi a pioggia

L'urgenza di "mettere in campo politiche e programmi di riqualificazione professionale, specie in artigianato e mestieri tradizionali, e operazioni di concertazione per creare nuovo lavoro, per chi è in condizione di povertà a Potenza": è questa la proposta dei segretari Cgil Potenza, Vincenzo Esposito e Silvia Bubbico, che chiedono di "porre attenzione ai poveri potenziali e alle questioni relative all'edilizia pubblica e agli affitti". Nel chiedere "un sostegno sociale che sia di inserimento lavorativo in formule concrete e non legate a fondi a pioggia o a progetti a termine", Esposito e Bubbico hanno ricordato l'esperienza degli ex percettori di Tis e reddito minimo di inserimento, "che, grazie alla contrattazione del sindacato con la Regione Basilicata, hanno trovato una collocazione congrua al target della platea". Sulla base di ciò, "la nostra proposta - hanno concluso - è di trovare una soluzione anche per le 12 mila persone in condizione di povertà a Potenza, intercettando coloro che erano i beneficiari del reddito di cittadinanza e non solo, modulando una proposta che possa farli uscire dalla povertà".