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Via libera dal Senato al Ddl Montagna, Galella (FdI): "Basilicata sulla scia del governo Meloni"

"In piena coerenza con questa strategia nazionale - spiega il consigliere regionale di FdI Alessandro Galella - ho presentato lo scorso giugno una proposta di legge per istituire in Basilicata un Fondo regionale per lo sviluppo economico e occupazionale della Montagna Lucana, alimentato da risorse no oil, provenienti dagli accordi con le compagnie petrolifere e senza pesare sul bilancio regionale"

Via libera dal Senato al Ddl Montagna, Galella (FdI): "Basilicata sulla scia del governo Meloni"

Alessandro Galella (archivio)


“Con l’approvazione definitiva in Senato della Legge Montagna, il Governo Meloni mantiene una promessa storica: restituire centralità, dignità e futuro alle terre alte del nostro Paese con un investimento strutturale e concreto di 200 milioni di euro all’anno, per il triennio 2025-2027.” Così il consigliere regionale dei Fratelli d’Italia, Alessandro Galella, commenta l’approvazione nella tarda serata di ieri del testo definitivo della “Legge Montagna”, un provvedimento atteso da oltre 30 anni, che riconosce il valore strategico delle aree montane per il rilancio economico, sociale e ambientale della Nazione. “La montagna - prosegue Galella - non è un luogo da preservare solo nella memoria. È una risorsa viva, ricca di potenzialità, identità e futuro. Grazie alla visione chiara e coraggiosa del Governo guidato da Giorgia Meloni, oggi abbiamo uno strumento concreto per sostenere servizi e sviluppo in quasi 4.200 comuni montani, di cui 3.524 totalmente montani.” Il provvedimento è accompagnato dall’istituzione del Fosmit (Fondo per lo Sviluppo della Montagna Italiana), e rappresenta una cornice di riferimento fondamentale anche per le politiche regionali. “In piena coerenza con questa strategia nazionale - precisa Galella - ho presentato lo scorso giugno una proposta di legge per istituire in Basilicata un Fondo regionale per lo sviluppo economico e occupazionale della Montagna Lucana, alimentato da risorse no oil, provenienti dagli accordi con le compagnie petrolifere e senza pesare sul bilancio regionale. Un fondo che potrebbe raggiungere i 60 milioni di euro fino al 2032 e che riguarda 77 comuni lucani, con altitudine superiore ai 600 metri. “Il mio obiettivo - sottolinea l'esponente di FdI - è creare una vera politica di sistema per la Montagna Lucana per premiare chi decide di restare o tornare a viverci, che possa potenziare i servizi e valorizzare le imprese, le tradizioni, ma anche le nuove opportunità legate alla transizione ecologica e digitale. E soprattutto che risponda con strumenti chiari e governabili ai bisogni di territori troppo a lungo ignorati.” Tra i punti qualificanti della proposta lucana: Tavolo permanente per la montagna, con rappresentanti istituzionali ed economici; Struttura di missione per il monitoraggio degli interventi; Bandi annuali pubblici per finanziare progetti concreti; Incentivi alla nascita delle Unioni Montane per la gestione associata di servizi; Creazione del marchio unitario “Montagna Lucana”, con logo e piano di comunicazione integrato. “Con la Legge Montagna nazionale e la proposta regionale, abbiamo oggi una straordinaria opportunità per invertire lo spopolamento, generare occupazione e costruire un modello di sviluppo sostenibile nelle aree interne. La montagna non è un problema, è una soluzione. E Fratelli d’Italia, con coerenza e visione, continua a lavorare per riportarla dove merita: al centro dell’agenda politica”, conclude Galella.

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