IL MATTINO
Cultura
05.09.2025 - 12:09
Il Festival del Cinema di Venezia è ancora presente nelle nostre vite, attraverso le notizie che lo riguardano, e attraverso il carosello di film e di attori che ci ipnotizza, con la narrazione delle loro storie, dandoci l'impressione che in questo mondo tutto sia lineare e luminoso, distante dal quotidiano affannato delle nostre vite.
E invece non è così, di distante tra noi e gli attori c'è solo la macchina da presa e un'attrice hollywoodiana, non conforme, come Diane Keaton ce lo racconta attraverso il memoir "Oggi come allora", un libro che ci apre al mondo del cinema, lasciando fuori proprio tutto il mondo che ci seduce, attraverso la celluloide, mondo che l'attrice ci narra come parte della sua vita, non come ornamento della stessa.
È una biografia incrociata questa. Diane Keaton racconta la sua vita, accanto alla storia di sua madre, Dorothy Hall, grazie alle pagine dei suoi diari, diari che la madre scriveva in maniera meticolosa e che una volta scivolata nell'Alzheimer, con cui conviverà quindici anni, spesso si riducevano a frasi, parole, mai che i suoi giorni non avessero la parola scritta come base vitale.
Il titolo originale del libro è "The Again", l'anno di pubblicazione è il 2011 negli Stati Uniti, in Italia è stato pubblicato l'anno successivo.
Ci troviamo quindi di fronte non ad una classica autobiografia cronologica, ma di fronte ad un dialogo emotivo tra madre e figlia, un ritratto sincero di due donne molto diverse eppure profondamente legate.
Dorothy Hall, la madre era una donna brillante e creativa, madre di quattro figli, casalinga per convenzione eppure scriveva ogni giorno. Pur avendo velleità artistiche e letterarie, aveva sacrificato tutto alla famiglia. Diane ripercorrendo i suoi passi riesce ad affermarsi come attrice, tanto da imparare a vivere per sé e per la madre ( considera la madre la vera “autrice” del libro) e con lei costruisce una narrazione doppia.
L'attrice usa i diari della madre come specchio e come guida. Ne emerge una riflessione su come scrivere sia stato per entrambe un modo per esistere, e su come la parola fosse stata la loro ancora di salvezza.
È questo un libro sincero e chirurgico, dove la solitudine esistenziale delle due donne cammina con lo stesso passo e dove i temi trattati: l' invecchiamento, la solitudine, per l'appunto, l'indipendenza sono sviluppati con grande onestà, senza vittimismo.
Il tono è intimo, riflessivo, molto letterario. La Keaton alterna memorie personali, frammenti dei diari della madre, fotografie, a pensieri su: invecchiamento, amore, maternità adottiva. È un libro toccante, a volte ironico, spesso commovente.
Non ci troviamo di fronte a un libro di gossip. "Oggi come allora" non è un'autobiografia glamour, né un racconto autocelebrativo. È invece un libro con un tono da romanzo epistolare e un taglio terapeutico per la capacità che ha di affrontare temi come la bulimia in maniera umana.
Bellissima è anche tutta la parte che riguarda gli amori dell'attrice.
I suoi compagni sono descritti sempre dal di fuori, come se per lei fosse più importante osservarli, per comprendersi meglio, piuttosto che continuare a stare al loro fianco, tanto da rimanere con ognuno di loro in pace, dentro di sé, perché lo scopo dell'amore per la Keaton è la comprensione di sé attraverso l'altro.L'unico modo anche per attraversare la vita lasciando un segno e per evolvere professionalmente.
Warren Beatty
«Era piuttosto eccitante uscire con lui. Una stella del cinema… Idolatrato. Stupendo. Carismatico. (…) La verità è che volevo essere lui, non la sua donna.»
Qui la Keaton descrive la sua relazione con Beatty con ammirazione e autoironia, rivelando quanto fosse forte il suo desiderio di identificarsi con il suo fascino.
Al Pacino
«Ero davvero presa da Al sin dall'inizio. Il nostro rapporto era meraviglioso… È stato l’amore della mia vita in quel periodo. Ho avuto un amore ogni decennio: Woody Allen quando avevo 20 anni, Warren Beatty quando ne avevo 30 e Al è arrivato tra i 30 e i 40.»
Qui sintetizza i suoi sentimenti con elegantissima precisione cronologica, raccontando di come ogni relazione abbia segnato un decennio della sua vita.
Woody Allen
«Sono ancora innamorata di lui – ci sono persone che restano nella tua vita e contano, e lui c’è ancora da tanto tempo. Parliamo spesso al telefono.»
Una dichiarazione che evidenzia il profondo legame personale e affettivo, durato nel tempo, tra la Keaton e Allen.
«I love him» ribadito con dolce fermezza, e «I believe him» affermazioni legate alla sua difesa di Allen, anche durante le controversie pubbliche che lo hanno riguardato, che mostrano il profondo senso di lealtà che ancora la lega a lui.
C'è anche spazio per Jack Nicholson, che definisce il suo migliore bacio cinematografico e il compagno di set più generoso. Le fece recapitare un assegno con molti zeri per una percentuale sui diritti di "Tutto può succedere", che la Keaton non aveva mai firmato nel contratto per il film, girato con lui e che si rivelò un successo al botteghino.
Non meno importanti sono tutte le sue riflessioni sugli attori e le attrici che incontra, che però riveste con il suo human touch, a riprova che un'attrice di talento e di indubbio successo è figlia di un processo lunghissimo e di una costruzione del sé continua, lontana dai riflettori e dalle passerelle, perché una volta spento l'occhio di bue la solitudine, che non risparmia nessuno, colpisce soprattutto loro che vivono d'immagine come tutti gli esseri umani, come pure sua madre.
Proprio avere capito questo ha spinto l'attrice a coltivare altri interessi e infatti
Diane Keaton ha anche una produzione editoriale variegata, che spazia tra memoir, libri fotografici e saggi di design.
Ecco una panoramica completa
Memoir
Let's Just Say It Wasn't Pretty (2015): una raccolta di saggi personali .
Brother & Sister (Fratello e sorella, 2020): memoir molto intimo dedicato al rapporto con il fratello Randy, segnato da gravi malattie mentali e fisiche .
Fashion First (2024): libro sul suo stile personale e sulle influenze nella moda, in collaborazione con Ralph Lauren.
Libri fotografici e di interior design (grassetto)
Reservations (1980): raccolta fotografica di interni, in particolare hotel vuoti e spazi architettonici .
Saved (Saved: My Picture World, 2022): libro fotografico autobiografico con collage e ritagli.
California Romantica (2007): libro fotografico ed editoriale dedicato all’interior design di case in stile californiano .
House (2012): altro volume fotografico incentrato sulla sua casa e visioni d’interni.
Come editor (curatrice)
Ha curato e curato raccolte fotografiche, tra cui:
Still Life (1983)
Mr. Salesman (1993)
Local News (1999)
Clown Paintings (2002)
California Romantica (pubblicato anche come suo libro)
House
Per tutte queste ragioni ve ne consiglio la lettura anche perché l'autenticità della scrittura è rara, e questo libro la possiede.
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