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28.08.2025 - 11:52
La Puglia è la prima regione italiana per progetti di accumulo energetico stand-alone, i sistemi a batterie elettrochimiche, su scala industriale, che possono assorbire l'energia elettrica prodotta dagli impianti rinnovabili nei momenti di picco ed immetterla nella rete nei momenti di bisogno (ad esempio di notte quando gli impianti fotovoltaici non funzionano), contribuendo a bilanciare il sistema elettrico nazionale. Secondo i dati di Terna (aggiornati al 31 luglio 2025), la regione Puglia ha ricevuto 710 pratiche per la connessione di progetti di accumulo alla rete, per una capacità 80,2 GW complessivi (quasi un terzo del totale nazionale); di queste pratiche, 14 (pari a 1,2 GW) sono pronte all'operatività, ovvero sono entrate nella fase finale tecnica di connessione. Dopo la Puglia troviamo la Sicilia (con 454 pratiche per 4,5 GW) e al terzo posto in classifica la Basilicata (con 183 pratiche per 21,8 GW). Seguono poi la Sardegna (164 pratiche per 18,2 GW), il Lazio (148 per 17,7 GW), Emilia-Romagna (con 128 e 15,4 GW), la Lombardia (118 e 14,7 GW), la Campania (161 e 14,7 GW), il Piemonte (112 e 11,7 GW). Chiudono la lista Molise, Toscana, Calabria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Marche e Trentino-Alto Adige. Terna è competente per la connessione in alta e altissima tensione degli impianti con una potenza uguale o superiore a 10 MW. La richiesta di connessione è il primo passo di un percorso che termina con la realizzazione dell'impianto e il conseguente collegamento alla rete.
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