IL MATTINO
l'evento a venosa
25.08.2025 - 12:28
Un pubblico attento e numeroso ha accolto sabato scorso, nella splendida cornice di piazza Orazio a Venosa, il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, protagonista di un partecipato incontro pubblico per la presentazione del libro “Una cosa sola. Come le mafie si sono integrate al potere”, scritto con lo storico Antonio Nicaso. L’evento, organizzato nell’ambito del festival del libro Borgo d’Autore, con il patrocinio del Comune di Venosa, ha confermato il forte interesse per i temi della legalità, della giustizia e del contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata, in una terra cerniera e crocevia tra Campania, Puglia e Calabria e soggetta alla fortissima contaminazione delinquenziale. Durante la serata Gratteri ha offerto una lucida analisi sui meccanismi della criminalità organizzata, spiegando come le mafie oggi non agiscano solo con la forza e con le bombe, ma anche attraverso la loro capacità camaleontica di infiltrarsi nei meccanismi della società civile, dell’economia e della politica. «Le mafie – ha affermato – si stabiliscono dove trovano relazioni deboli. Tolta la relazione, arriva il gangsterismo». Gratteri ha ribadito l'importanza delle intercettazioni come strumento di prevenzione. Il costo sostenuto - che potrebbe sembrare elevato - è per Gratteri - ampiamente "ripagato" dai risultati investigativi e giudiziari ai quali tendenzialmente si giunge grazie a queste preziose attività che pure - ha denunciato - andrebbero meglio sostenute in termini di personale preposto ad esempio alle trascrizioni e al netto di una penuria di organici e risorse umane in giro per le Procure d'Italia. Il volume, realizzato a quattro mani con Nicaso, analizza l’evoluzione delle mafie contemporanee, sempre più integrate nei centri decisionali e dei "salotti buoni": dalla finanza alle grandi opere edili, fino al settore immobiliare e alle energie rinnovabili. Una criminalità meno visibile e culturalmente ben forgiata, ma più pervasiva ed economicamente evoluta e strutturata, favorita da un sistema normativo non sempre pronto a rispondere con efficacia e rapidità. L’incontro, moderato da Giuseppe Romaniello, dirigente dell’Unità di Direzione Servizi alla Persona del Comune di Potenza, ha rappresentato un importante momento di riflessione pubblica e di approfondimento, con l’obiettivo di offrire strumenti utili per leggere la realtà con maggiore consapevolezza.
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