IL MATTINO
Cultura
25.08.2025 - 11:05
Energia, ascolto, empatia. Queste le parole chiave secondo Paolo Boccia, fisioterapista toscano, autore del libro “ConTatto. Io, il buio e la fisioterapia”, presentato lo scorso 23 agosto, nella splendida cornice di Palazzo Pignatelli, a Marsico Nuovo.
Sala gremita per accogliere un professionista vulcanico, esuberante e tutt’altro che convenzionale. Perché di convenzionale nel suo percorso professionale e, soprattutto, di vita c’è ben poco.
Cieco dall’età di sedicenni a causa di un incidente stradale, Paolo trasforma la sua vita in una fonte di ispirazione e di resilienza, come si evidenzia nel corso della presentazione. I suoi “ostacoli” oggettivi non hanno fermato la sua voglia di affermarsi e di svolgere un’attività professionale importante quanto delicata come quella del fisioterapista. Ciò che più sorprende del suo racconto è l’approccio professionale verso i suoi pazienti. Ritornano le parole chiave: energia, quella che si trasmette e riceve, un flusso che passa dal paziente al professionista, un ciclo virtuoso, come l’autore stesso la definisce. Ascolto, perché ascoltare i propri pazienti è il punto di partenza per una buona riuscita della terapia stessa, per capire le radici più profonde del malessere. E, infine, empatia.
Paolo Boccia insiste molto su questo elemento. L’empatia è fondamentale ed è strettamente legata all’ascolto. Si crea dal primo istante, già dalla stretta di mano, filtro per la creazione della prima impressione, necessaria quando a mancare è proprio il filtro della vista.
Parola d’ordine finale: ironia e autoironia. Il libro e la presentazione stessa sono una sequela di aneddoti e racconti coinvolgenti, legati a esperienze realmente accadute e davvero bizzarre, che si intersecano con l’abilità dell’autore di ridere di sé e di non prendersi troppo sul serio.
Esperimento pienamente riuscito: il pubblico intero ne era rapito e, al tempo stesso, divertito. Una cosa è certa: la comunicazione applicata al rapporto con i suoi pazienti è sicuramente una dote che si estende anche a quello con lettori e spettatori.
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