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Paolo Boccia, il fisioterapista che sfida il buio

L’autore toscano ha presentato il suo libro ConTatto con il patrocinio del comune di Marsico Nuovo

Paolo Boccia, il fisioterapista che sfida il buio

Energia, ascolto, empatia. Queste le parole chiave secondo Paolo Boccia, fisioterapista toscano, autore del libro “ConTatto. Io, il buio e la fisioterapia”, presentato lo scorso 23 agosto, nella splendida cornice di Palazzo Pignatelli, a Marsico Nuovo.
Sala gremita per accogliere un professionista vulcanico, esuberante e tutt’altro che convenzionale. Perché di convenzionale nel suo percorso professionale e, soprattutto, di vita c’è ben poco.
Cieco dall’età di sedicenni a causa di un incidente stradale, Paolo trasforma la sua vita in una fonte di ispirazione e di resilienza, come si evidenzia nel corso della presentazione. I suoi “ostacoli” oggettivi non hanno fermato la sua voglia di affermarsi e di svolgere un’attività professionale importante quanto delicata come quella del fisioterapista. Ciò che più sorprende del suo racconto è l’approccio professionale verso i suoi pazienti. Ritornano le parole chiave: energia, quella che si trasmette e riceve, un flusso che passa dal paziente al professionista, un ciclo virtuoso, come l’autore stesso la definisce. Ascolto, perché ascoltare i propri pazienti è il punto di partenza per una buona riuscita della terapia stessa, per capire le radici più profonde del malessere. E, infine, empatia.
Paolo Boccia insiste molto su questo elemento. L’empatia è fondamentale ed è strettamente legata all’ascolto. Si crea dal primo istante, già dalla stretta di mano, filtro per la creazione della prima impressione, necessaria quando a mancare è proprio il filtro della vista.
Parola d’ordine finale: ironia e autoironia. Il libro e la presentazione stessa sono una sequela di aneddoti e racconti coinvolgenti, legati a esperienze realmente accadute e davvero bizzarre, che si intersecano con l’abilità dell’autore di ridere di sé e di non prendersi troppo sul serio.
Esperimento pienamente riuscito: il pubblico intero ne era rapito e, al tempo stesso, divertito. Una cosa è certa: la comunicazione applicata al rapporto con i suoi pazienti è sicuramente una dote che si estende anche a quello con lettori e spettatori.

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