Cerca

ultime notizie

Covid e vaccini: “Mostrare dubbi ora sarebbe un danno”, la politica prima della scienza

Nel pieno della campagna vaccinale, con l’Italia ancora attraversata da paure, incertezze e la follia del Green pass che non ha creato luoghi sicuri tra persone non contagiose, qualcuno alzava la voce. Ma non per fermare ciò che sembrava sfuggire di mano. Piuttosto, per spingere, accelerare, forzare. Un video – pubblicato da La Verità e acquisito dai Carabinieri dei Nas – mostra chiaramente quanto la “scienza” sia stata, in certi momenti, messa da parte per non ostacolare l’agenda politica

Speranza cavilla con l'italiano per rimediare al caos del super green pass per i trasporti, aggiungendo confusione a confusione

Roberto Speranza

Il filmato risale al 9 giugno 2021, il giorno prima della tragica e inquietante morte di Camilla Canepa, la ragazza diciottenne deceduta dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Durante quella riunione del Comitato Tecnico Scientifico, i famosi esperti esprimevano dubbi sulla sicurezza del siero anglo-svedese nei giovani. Ma in quell’incontro – ora sotto i riflettori della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid – emerge la voce dell’allora ministro della Salute, Roberto Speranza, intento a frenare e stoppare ogni esitazione. “Siamo oltre le più rosee aspettative, ma dobbiamo spingere. Mostrare dubbi adesso sarebbe un danno”, dice Speranza. Un’affermazione che oggi suona terribilmente stonata. Il vaccino AstraZeneca sarebbe stato ritirato dal mercato pochi giorni dopo, ma intanto la politica aveva già scelto di fare finta di nulla e di tirare dritto come un treno, ignorando le perplessità degli stessi esperti chiamati a guidare le delicatissime decisioni di salute pubblica. “Era la scienza a guidarci”, è stato il mantra ripetuto per mesi dall’ex ministro Roberto Speranza a favor di telecamera. Ma questo video lo smentisce. Non era la scienza a dettare la rotta, era la politica, in parte decifrata pure nell'operetta "Perchè Guariremo". Era la paura di rallentare la narrazione del “tutto sotto controllo”. E in questo quadro, le vite umane sono diventate un dettaglio secondario. La deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri, non ha dubbi: “Speranza ha sempre ribadito che fosse la scienza a dettare le sue scelte, ma da questo video emerge chiaramente come fosse la politica a voler piegare le ragioni della scienza. La sinistra che oggi invoca la scienza con vacuo fideismo, ieri la ignorava per salvare la faccia del governo”. Il presidente della Commissione Covid, Marco Lisei, annuncia che il filmato sarà acquisito agli atti e valutato attentamente: “Il documento video conferma quanto già detto da Ippolito, Urbani e Dionisio: le decisioni venivano dalla politica. La commissione procederà con audizioni e desecretazioni, per fare piena luce”. Nel frattempo, la famiglia di Camilla Canepa aspetta ancora risposte. La giovane fu vaccinata nel corso di un open day per ragazzi, proprio mentre i dubbi sulla sicurezza del vaccino erano già noti nei palazzi del potere. Perché non fu sospesa la somministrazione? Chi doveva tutelare i cittadini e non lo ha fatto? Domande scomode, a cui qualcuno ha sempre cercato di rispondere con slogan e rassicurazioni. Ma oggi, quei 49 secondi di video valgono più di mille conferenze stampa. Raccontano un’Italia in cui il rischio comunicativo contava più della cautela, e in cui la parola “precauzione” sembrava bandita. Mentre la Commissione d’inchiesta prosegue i lavori, questo episodio riapre il dibattito su come è stata gestita davvero la pandemia: tra omissioni, forzature e un clima emergenziale sfruttato per silenziare ogni critica. E se oggi qualcuno chiede a gran voce la “censura” di chi pubblica questi documenti, è bene ricordare che il giornalismo serve proprio a rompere i silenzi comodi. Come ha scritto La Verità, “non si può costruire il futuro su una menzogna condivisa”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione