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21.08.2025 - 18:41
Pasquale Pepe (archivio)
Nessuna cancellazione, nessuna retromarcia: la verità è semplice e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, la ribadisce con chiarezza. La cosiddetta “tratta Tito–Polla” non è mai esistita nei documenti ufficiali di RFI o del MIT, e dunque non poteva essere depennata da alcuna gara. “Non si può ingannare la gente – ha spiegato Pepe – parlando di un tracciato che non c’è mai stato. La Basilicata deve avere l’Alta Velocità e noi stiamo lavorando per questo”. Una puntualizzazione doverosa, alla luce delle dichiarazioni del segretario regionale della Cgil, Fernando Mega, che ha parlato di “scomparsa” del collegamento. Pepe risponde senza mezzi termini: “La verità è che se oggi la Basilicata non è inclusa nell’Alta Velocità, le responsabilità sono tutte politiche: prima del Governo Renzi, che ha puntato sulla Napoli–Bari, poi del Conte bis, che ha escluso i lotti lucani dalla Salerno–Reggio Calabria. Ma la Cgil se ne accorge solo oggi, probabilmente per cavalcare e alimentare una sterile polemica”. La posizione dell’assessore è chiara e documentata. Nei PFTE 2021 di RFI l’unico collegamento per la Basilicata è l’interconnessione di Romagnano con la Battipaglia–Potenza (Lotto 1a). L’ipotesi di Tito–Polla, pur discussa in passato, non ha mai superato la prova della sostenibilità tecnico–economica e non è mai entrata in un progetto ufficiale. “Non poteva dunque essere tolta da una gara, semplicemente perché non c’è mai stata” ribadisce Pepe tracciando un elementare filo logico. Non solo chiarezza, ma anche una visione concreta. Il vicepresidente Pepe ricorda che il governo regionale ha già incontrato RFI, chiedendo l’apertura di un tavolo tecnico che sarà operativo in autunno. “Questa è la strada giusta – ha detto –: confronto, programmazione, concretezza. Non servono allarmismi né narrazioni infondate. La Basilicata non si farà trovare impreparata e sarà parte integrante della rete ad Alta Velocità del Paese”. Un impegno che segna un cambio di passo. Pepe punta alla prospettiva più realistica e strategica: l’elevazione dello standard dell’intera linea e un approfondimento progettuale serio sulla tratta Romagnano–Potenza, con valutazioni tecnico–economiche e possibili soluzioni alternative di tracciato. “La verità ai cittadini – conclude l’assessore – è che la Tito–Polla non è mai stata una soluzione progettuale. La prospettiva si chiama Romagnano e su quella stiamo lavorando. Daremo alla nostra terra ciò che M5S e sinistra hanno negato: l’ingresso vero e concreto dell’Alta Velocità in Basilicata”.
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