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Tv in lutto

Pippo Baudo e l'ipertrofia umana

Pippo Baudo e l'ipertrofia umana

Esistono personaggi che fanno parte della nostra vita, come se fossero quasi delle suppellettili, da cui è difficile separarsi, anche quando sono fuori dal nostro campo d'azione.
È il caso di Pippo Baudo, il più rappresentativo dei presentatori televisivi in Italia, un po' perché il suo essere democristiano lo rendeva ecumenico, un po' perché la sua altezza gli dava, al cospetto delle telecamere, un'imponenza altra, fatto sta che Pippo Baudo ha rappresentato per la gran parte della sua vita, e pure della nostra, la quintessenza della TV.
È morto ad 89 anni, il sedici di agosto, giusto per essere il lancio di notizia più importante dopo la pausa ferragostana.
Dall'altra parte in secondo piano non è mai stato e pure quando abbandonò la Rai, dopo un diverbio con l'allora presidente Enrico Manca, approdando a Mediaset, dopo una corte serratissima da parte di Silvio Berlusconi, tornò in quella che lui considerava casa sua: la TV di Stato, perché fuori da lì sapeva di non esistere.
Pippo Baudo ha incarnato lo spirito medio del paese, il suo essere piccolo borghese, malgrado l'albagia e la possibilità di farsi Stato/Nazione attraverso la TV e anche attraverso il suo di corpo.
E così ha lanciato soubrette, comici, cantanti, attrici, a lui eternamente grati.
Ha cavalcato tutte le onde possibili ed immaginabili, evitando di cadere nelle trappole del gossip spinto, malgrado la presenza anche di un figlio nato al di fuori del matrimonio e la frequentazione di belle donne, talvolta compagne, talaltra amiche affettuose
Il matrimonio con Katia Ricciarelli fu festeggiato dai rotocalchi come un evento mondano, che si concluse in sordina, senza grossi clamori, malgrado i rumors.
Attraverso di lui lo spirito nazional popolare italiano ha potuto espandersi all'ennesima potenza, ed è per questo che quando il nazional popolare è diventato la cifra stilistica più spinta del nostro sistema televisivo, non ha trovato più spazio.
I suoi tempi, benché leggeri e brillanti, erano troppo ridondanti per la TV dello spettacolo che ci è toccata in sorte adesso.
È pur vero che in passato chi faceva la TV era estremamente professionale, e poi nel suo caso , al di là dei contenuti, tutto girava perfettamente intorno alla sua figura, snella .
Cosa resterà di Pippo Baudo?
Le sua presenza nelle Teche Rai, i messaggi di cordoglio del suo mondo, le dichiarazioni della ex moglie, la gigantografia di lui stesso, donna Rosa, la canzone da lui scritta e conosciuta dal grande pubblico, e poco altro.
La TV e il mondo dello spettacolo che lui ha abitato non esiste più, peccato che lui stesso con il suo ipertrofico modo di guardarsi abbia contribuito a dissolverla.

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