Cerca

Ferragosto di sangue

Cronache ischitane: duplice omicidio, poi il suicidio

Spara contro la ex moglie, il nuovo compagno e la suocera. Lei ferita, gli altri due restano a terra

Cronache ischitane: duplice omicidio, poi il suicidio

Ischia questa estate continua ad essere agli onori della cronaca, sia per le iniziative che i sei comuni hanno posto in essere per rendere le vacanze dei turisti più interessanti, sia per le vicende di vita reale che la toccano, complici i sindaci sia di Forio sia di Ischia, che di fronte ai ricorrenti fenomeni di "disprezzo" della vita in comune stanno applicando la legge in maniera puntuale.
Solo che Ischia è da sempre anche l'isola dell'amore e così questa sera al Cuotto, una frazione del Comune di Forio, si è consumato un delitto passionale, in prossimità dell'albergo Villa Maria. Quattro le persone coinvolte: due uomini e due donne, una madre e sua figlia. L' uomo che ha sparato ha poi tentato il suicidio ed è in gravissime condizioni.
I morti sono due.
L''aggressore è ischitano, a differenza degli altri che sono di origine ucraina ma residenti sull'isola.
La dinamica dei fatti non è ancora chiara, ma il tutto sarebbe scaturito dalla fine di un rapporto, che ha poi provocato una guerra tra le famiglie, all'interno di una nuova relazione sentimentale, fino al gesto estremo
Sul posto il 118 e le forze dell'ordine stanno facendo le valutazioni del caso.
Una riflessione è necessaria.
Ischia è al di là del "caos" estivo un luogo dove la vita scorre tranquilla, anche se le cause e con esse gli avvocati hanno vita facile, ma è estremamente improbabile che si arrivi all'omicidio passionale, perché gli ischitani sono conservativi, e quindi questo evento è da ascrivere all'imprevedibilità del vivere in toto, più che ad una predisposizione efferata alla passionalità sfrenata.
Insomma a Ischia "La signora della porta accanto"( La femme d'à côté) il film del 1981 diretto da François Truffaut, con Fanny Ardant e Gérard Depardieu non sembrava essere un'ipotesi remota, ma a quanto pare da questo momento realissima.
Oggi che con i social le occasioni di comunicare si sono ampliate, è cresciuto anche il livello di frustrazione e con esso l'incapacità di accettare i cambiamenti in positivo e in negativo dell'esistenza.
Il caldo fa il resto, d'estate tutto si dilata e qualsiasi cosa è esasperata.
Nelle prossime ore la storia sarà sviscerata e tutti i risvolti della vicenda saranno chiari, ma la domanda da porsi, come sempre in questi casi è:
"Ha senso uccidere chi si è amato perché non ci vuole più?"
Non ne ha, quando le storie finiscono, accade perché entrambi i soggetti si sono stancati di un sentimento e quindi la morte è implicita già nella fine del sentimento stesso, un colpo di pistola a cosa serve?
A nulla, ma a questa conclusione si arriva se si ragiona e gli appassionati senza passione non è che usino l'intelletto.
Ma se la solitudine e la mancanza di un affetto, che si ritiene a torto nostro, portano alla follia, e cioè ad un momento di totale scollamento da sé, tanto da farci diventare tutti e all'istante dei killer, servirebbe iniziare a lavorare ancora più alacremente per migliorare le condizioni sociali, là dove non esiste più, è un fatto, un'educazione ai sentimenti.
E poi sarebbe buona pratica smetterla di credere all'amore come a qualcosa di eterno, proprio per evitare di incorrere in tutto questo, anche perché la morte per amore (l'orgasmo) è concepibile solo tra le lenzuola, il resto lasciamolo perdere.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione