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Disordini al Cpr di Palazzo San Gervasio, il Garante Silletti annuncia una visita alla struttura

Il Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale della Basilicata esprime vicinanza e solidarietà alle persone trattenute nel CPR di Palazzo San Gervasio, alle Forze dell’ordine e agli operatori della struttura, tutti coinvolti nei gravi fatti dell’8 agosto 2025

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Cpr Palazzo San Gervasio

"I disordini, culminati nell’arresto di nove persone, confermano l’urgenza di un’indagine rapida e trasparente per chiarire le cause dell’accaduto, tutelare la salute di tutte le persone coinvolte e garantire condizioni di vita e di lavoro rispettose della dignità umana", è quanto fa sapere Tiziana Silletti, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, delle vittime di reato, salute e anziani della Regione Basilicata. "Nella giornata di ieri - precisa Silletti - ho provveduto a contattare sia il dirigente del CPR di Palazzo San Gervasio sia la Prefettura di Potenza per richiedere, nell’immediato, un incontro istituzionale urgente. Obiettivo dell’incontro sarà verificare e assicurare che siano garantiti i diritti, la dignità e la sicurezza sia delle persone trattenute, sia di tutto il personale operante nella struttura. Come Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale della Basilicata, sto seguendo con attenzione la situazione del CPR di Palazzo San Gervasio e nei prossimi giorni effettuerò una visita diretta alla struttura. Il mio impegno - prosegue Silletti - è garantire a tutte le persone trattenute condizioni di vita dignitose e, allo stesso tempo, assicurare a chi vi lavora la massima sicurezza e il rispetto dei diritti umani. Solo attraverso trasparenza, ascolto e rispetto reciproco si possono costruire soluzioni che tutelino tutti. Ribadisco che il trattenimento nei CPR, misura amministrativa e non penale, deve avvenire nel pieno rispetto della Costituzione e delle convenzioni internazionali sui diritti umani, privilegiando ove possibile soluzioni alternative alla detenzione". Silletti non ha dubbi: "I CPR sono luoghi di grande complessità, dove convivono storie di fragilità, sofferenza e impegno quotidiano" ma allo stesso tempo "la dignità di ogni persona trattenuta deve essere preservata senza compromessi, così come va riconosciuto il valore e la fatica di chi, ogni giorno, lavora in questi contesti difficili, spesso in condizioni di forte pressione. Umanità e rispetto devono essere il fondamento di ogni azione, per tutti", conclude il Garante lucano.

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