Cerca

ultime notizie

Botulino killer, allerta nazionale dopo i casi in Calabria e Sardegna

Due focolai distinti, nati da alimenti diversi, hanno acceso l’allarme botulino in Italia. In pochi giorni si contano tre vittime, oltre una decina di persone ricoverate, molte delle quali in condizioni gravi. La catena parte dalla Calabria e dalla Sardegna, con due episodi che hanno colpito profondamente le comunità locali e attivato indagini e controlli su tutto il territorio nazionale

Botulino killer, allerta nazionale dopo i casi in Calabria e Sardegna

A Diamante, in provincia di Cosenza, la tradizionale festa estiva è stata segnata da una tragedia. Luigi Di Sarno, 52 anni, originario di Cercola (Napoli), è morto a Lagonegro mentre tornava a casa con la famiglia dopo aver mangiato un panino ai broccoli acquistato da un venditore ambulante sul lungomare. Pochi giorni dopo, Tamara D’Acunto, 45 anni, di Praia a Mare, è deceduta in circostanze simili. Secondo i familiari, anche lei aveva consumato lo stesso prodotto dallo stesso ambulante. La salma sarà riesumata per accertamenti. Il bilancio ospedaliero è pesante: tredici persone sono ricoverate all’ospedale “Annunziata” di Cosenza, di cui nove in rianimazione e tre in pronto soccorso. Due pazienti, compresi due minorenni di 17 anni, versano in condizioni particolarmente gravi. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar, ha evidenziato la tempestività degli interventi: “Ci siamo subito attivati per reperire le fiale di antitossina botulinica. La rete ha funzionato e i casi più a rischio sono stati trattati immediatamente”. Il primario della Rianimazione, Andrea Bruni, ha confermato che i pazienti presentavano i sintomi tipici – difficoltà respiratorie, problemi di deglutizione e linguaggio – e ha avvertito che l’evoluzione della malattia può essere molto rapida. Sul caso indaga la Procura di Paola, guidata da Domenico Fiordalisi, che ha iscritto tre persone nel registro degli indagati per omicidio colposo e commercio di alimenti nocivi: il venditore ambulante Giuseppe Santonocito e i legali rappresentanti di due aziende fornitrici. Sequestrato il furgone e disposti ritiri a livello nazionale dei broccoli sospetti. In Sardegna, pochi giorni prima, un’altra intossicazione aveva destato allarme. A Cagliari, durante una festa a tema sudamericano, quattro persone – tra cui un bambino di 11 anni – sono state ricoverate dopo aver consumato pietanze condite con salsa a base di avocado. Tra loro, Roberta Pitzalis, 37 anni, è morta l’8 agosto dopo giorni di ricovero all’ospedale Brotzu. Restano sotto osservazione una 14enne, una 62enne (in rianimazione a Monserrato) e il bambino, trasferito al Policlinico Gemelli di Roma. In questo caso, gli investigatori hanno già identificato il prodotto sospetto: una salsa industriale, immediatamente segnalata e ritirata dal commercio. Il botulismo è un’intossicazione causata dalla tossina prodotta dal Clostridium botulinum, il veleno naturale più potente conosciuto. In Italia si registrano mediamente 40 casi l’anno, per lo più legati a conserve casalinghe preparate senza le dovute norme di sterilizzazione.

I sintomi includono:

  • Disturbi visivi (annebbiamento, sdoppiamento della vista)

  • Difficoltà a parlare e deglutire

  • Secchezza delle fauci

  • Debolezza muscolare progressiva

  • Nei casi gravi, paralisi respiratoria

L’incubazione può variare da 6 ore a 7 giorni. Il professor Carlo Alessandro Locatelli, direttore del Centro Antiveleni Maugeri di Pavia, spiega che: “L’antidoto è efficace solo nelle fasi iniziali, quando la tossina è ancora in circolo. Una volta legata ai nervi, il recupero può essere molto lento e complesso”. Le autorità sanitarie hanno attivato la rete di allerta rapida, disponendo ritiri immediati dei lotti contaminati e intensificando i controlli negli esercizi pubblici. In Calabria si ipotizza una contaminazione dovuta a broccoli sott’olio mal conservati, mentre in Sardegna la causa è stata ricondotta a una salsa industriale.

Gli esperti raccomandano di:

  • Sterilizzare accuratamente le conserve casalinghe

  • Seguire le linee guida del Ministero della Salute

  • Non somministrare miele o conserve ai bambini sotto un anno

  • Controllare sempre la provenienza e la tracciabilità degli alimenti

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione