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Fino a 40mila buoni motivi per scegliere l’agricoltura in Basilicata, Cicala: "Fiducia e basi solide"

Fino a 40mila buoni motivi per scegliere l’agricoltura in Basilicata, Cicala: "Fiducia e basi solide"

Carmine Cicala (archivio)

Con determinazione e lungimiranza, l’Assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carmine Cicala firma un’importante pagina di rilancio per l’agricoltura lucana. Grazie a una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro, prende vita la misura SRE02 “Insediamento nuovi agricoltori”, parte integrante del Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023–2027 della Basilicata. Una scelta innovativa e strategica, che guarda oltre i soliti confini, offrendo un’opportunità concreta agli agricoltori tra i 41 e i 60 anni: una fascia troppo spesso trascurata, ma ricca di esperienze, competenze e voglia di rimettersi in gioco. È proprio qui che si manifesta la visione dell’assessore Cicala: sostenere non solo i giovani, ma anche chi porta con sé il valore della maturità e del cambiamento consapevole. “Vogliamo una Basilicata dove chi ha voglia di investire possa farlo con fiducia. L’agricoltura ha bisogno di nuova linfa, ma anche di solide basi,” – dichiara Cicala – “con questa misura apriamo a chi vuole dare un contributo vero al nostro territorio.”

Il contributo forfettario è pensato per favorire l’insediamento agricolo in modo semplice ma efficace:

  • 40.000 euro per chi sceglie le aree montane, Natura 2000 o aree protette;

  • 30.000 euro per gli altri territori regionali.

Un sostegno che va oltre l’incentivo economico. Il Piano di sviluppo aziendale, obbligatorio per accedere al premio, rappresenta un patto tra istituzione e cittadino: gli obiettivi devono essere chiari, realizzabili, verificabili. Un approccio manageriale e moderno, che responsabilizza i nuovi imprenditori agricoli. Con l’SRE02, Cicala guarda anche alla rinascita delle aree interne, quelle più fragili e minacciate dallo spopolamento. Il premio riconosce non solo la volontà di fare impresa, ma anche il coraggio di restare o tornare in Basilicata per coltivare un progetto di vita. Tra i requisiti, la residenza aziendale in Basilicata, l’avvio dell’attività entro 3 mesi e la gestione agricola per almeno 5 anni: non un’occasione effimera, ma un investimento a lungo termine nella sostenibilità e nella qualità. “Non è un incentivo una tantum,” sottolinea Cicala, “ma un patto di fiducia. Crediamo in un’agricoltura moderna, inclusiva, fortemente legata alla terra e al futuro della nostra regione.” Con questo intervento, Carmine Cicala dimostra capacità di ascolto, concretezza operativa e attenzione sociale. Il comparto agricolo cerca risposte chiare, l’Assessore dà prova di governo e progettualità. La Basilicata che coltiva il futuro passa anche da qui.

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