IL MATTINO
Università
01.08.2025 - 15:40
POTENZA– Il Comitato paritetico dell’Ardsu, riunito in seduta straordinaria nella mattinata di oggi, ha rigettato ufficialmente la mozione di revisione delle linee guida sulle borse di studio approvate il 24 luglio scorso. A chiederne il riesame era stato il consigliere Scavone, poi sostenuto dal consigliere Smaldore. Ma il presidente dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, Enzo Summa, non ha dubbi: «La modifica proposta, se approvata, avrebbe potuto generare un cortocircuito giuridico tale da compromettere l’erogazione degli ulteriori fondi stanziati dalla Regione, che vanno impegnati e rendicontati entro novembre. Un rischio che non potevamo permetterci. Il danno sarebbe ricaduto direttamente sugli studenti e sulle loro famiglie». La decisione del Comitato è netta. E arriva in un momento cruciale per l’Ardsu, che nelle prossime settimane sarà chiamata a gestire un’iniezione straordinaria di risorse. «Voglio ringraziare personalmente – sottolinea Summa – il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, il direttore generale per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Strumentali e Finanziarie, Alfonso Morvillo, i direttori generali e tutti i consiglieri dell’Ardsu. Grazie al loro supporto potremo contare su un budget aggiuntivo di 3 milioni di euro per l’anno accademico 2025/26, e per i due bienni successivi». Un finanziamento che, spiega Summa, «si aggiunge a quello già previsto, e consentirà non solo di coprire la totalità dei richiedenti ma anche di anticipare di ben sette mesi il pagamento della prima tranche delle borse di studio. Lo scorso anno i primi accrediti sono arrivati solo ad aprile 2025. Quest’anno puntiamo a erogarli con largo anticipo, già in autunno». La misura è il frutto di un dialogo serrato tra l’Ardsu e l’Autorità di Gestione del Programma FESR-FSE 2021/2027 della Regione Basilicata. Un lavoro tecnico e politico avviato, secondo Summa, «all’indomani della nomina dei nuovi dirigenti dell’Ente» e che ora comincia a produrre risultati visibili. «Altro che annunci e disinformazione – attacca Summa –. In questi mesi si è voluto far credere che l’Azienda navigasse a vista. Invece siamo stati al lavoro, passo dopo passo, per riorganizzare e rilanciare le funzioni fondamentali del DSU. I frutti di questo impegno cominciano ora a vedersi». Ma il potenziamento delle borse è solo un tassello del nuovo piano. In agenda, assicura il presidente, ci sono già ulteriori progetti: potenziamento dei servizi abitativi, ampliamento dell’offerta ristorativa per gli studenti, nuove collaborazioni con l’Università della Basilicata. L’obiettivo è ambizioso: fare dell’Unibas una meta appetibile anche per i giovani fuori sede. «Vogliamo – conclude Summa – che la Basilicata torni a essere percepita come una terra capace di attrarre talenti. Il diritto allo studio non è un costo, è un investimento. E noi lo stiamo trattando come tale».
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