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28.07.2025 - 18:49
il Municipio di Tito
Due comunità devastate, quella di Tito in Basilicata e di Novara, a seguito del terribile incidente avvenuto ieri mattina intorno alle 11 sull’autostrada A4 Milano-Torino, nel tratto tra Novara Est e Marcallo Mesero, in Lombardia, al confine con il Piemonte. Valerio Amodio Giurni, 37 anni, originario di Tito, ma da tempo residente a Novara, dove lavorava al Banco Bpm, nell’ufficio monitoraggio e sviluppo operations della sede di via Negroni, viaggiava a bordo di un SUV Peugeot 3008 insieme alla moglie, Silvia Moramarco, 36 anni, architetto, anche lei di Tito e a una coppia di amici: Mario Paglino e Gianni Grossi, entrambi noti designer della linea Barbie e residenti a Novara. I quattro sono stati travolti da una Peugeot 207 che viaggiava incredibilmente contromano da oltre 7 chilometri, alla cui guida si trovava Egidio Magenta, 82 anni, residente a Cerano. L’impatto frontale è stato violentissimo: hanno perso la vita tutti sul colpo, tranne Silvia, unica sopravvissuta ma in gravi condizioni. Trasportata d’urgenza con l’elisoccorso all’ospedale Niguarda di Milano, Silvia ha riportato traumi al torace e fratture multiple a una gamba e a un braccio. È sotto costante osservazione da parte dei medici: le sue condizioni sono serie. A Tito, la notizia ha gettato nello sconforto l’intera comunità. I due giovani erano una coppia molto conosciuta e amata, legatissima alle proprie radici lucane. In segno di cordoglio, il sindaco Fabio Laurino ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali, che saranno celebrati appena le autorità completeranno le operazioni di rilascio delle salme. Il paese, incredulo, si stringe attorno ai familiari delle vittime in un momento di profondo dolore. Una tragedia che lascia sgomenti, e che riapre drammaticamente il dibattito sulla sicurezza stradale e sulla necessità di interventi più stringenti per prevenire casi di guida contromano, spesso legati a distrazione, disorientamento o condizioni psicofisiche alterate.
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