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"Sfratto Celeste" la gentrificazione è di scena dopo l'anteprima napoletana il 26 Luglio a Bari

"Sfratto Celeste" la gentrificazione è di scena dopo l'anteprima napoletana il 26 Luglio a Bari

Venerdì 10 luglio, a Napoli, nel Real Orto Botanico, c’è stata l'anteprima nazionale di “Sfratto Celeste”, opera inedita di Sara Sole Notarbartolo, regista e drammaturga di fama internazionale. Lo spettacolo, realizzato nell’ambito della rassegna del Pozzo e il Pendolo "Brividi d'estate", porta in scena un’indagine poetica e penetrante sul tema della gentrificazione.
È questo un tema diffusissimo, che tocca tutte le grandi città italiane, e che Napoli sta vivendo in maniera sempre più pressante, grazie ad una nuova e più commerciale visibilità.
Il turismo di massa, che è diventato una valanga inarrestabile come vero e forse unico desiderio della nostra epoca, sta erodendo comunità e vissuti, a tutto discapito della vita per come è.
Chiunque cammini nei quartieri trasformati in dormitori per turisti, si accorge di trovarsi su un set cinematografico, perennemente allestito, dove manca proprio la quotidianità e l’imprevedibilità' del vivere.
Questa massa indistinta, che ha preso il posto dei residenti insediandosi nelle case d'altri, si sussegue a ritmi frenetici, tanto da dare l'impressione a chi attraversi la città, ma anche qualsiasi luogo altro deputato alle vacanze, di camminare in mezzo a rottami e pezzi di centro abitato per sempre perduti.
“Volevo raccontare come la bellezza di una città possa allontanare chi la vive davvero,” spiega Notarbartolo. “In "Sfratto Celeste" ho immaginato due creature inadeguate, buffe e fragili, arroccate nella loro casa: un microcosmo che si erge a fortezza contro un mondo che tenta di espellerle con violenza silenziosa.”
Prodotto da "Taverna Est" con il sostegno del Festival "Le due Bari", lo spettacolo affronta con grande delicatezza questo tema attuale e scottante. Il pubblico viene calato in un piccolo appartamento, dove due personaggi, interpretati da Marco Palumbo (Ruro Beraghi) e Fabio Rossi (Mattes Migliaccio), lottano per difendere ciò che resta del loro mondo mentre la città, con dinamiche di over‑tourism e trasformazione scellerata, sembra spingerli verso l’esterno.
Beraghi e Migliaccio hanno un'inadeguatezza evidente, una chiara incapacità di stare bene al mondo e rendono tutto il processo di sfratto ancora più paradossale.
Le voci che arrivano dall'esterno sono di Peppe Papa, il Commissario Landolfi, la legge e la sua ottusità concreta, e di Francesca De Nicolais, la maestra Manfroglio, che è stata per l'appunto l'insegnante di uno dei due, e che è chiamata in causa come memoria storica e antica persecutrice, e quindi capace di accrescere l'ansia e la paura nei due malcapitati.
E così i due fori, quello interno rappresentato dai due abitanti dell'appartamento, e quello esterno, rappresentato dalle autorità, si parlano addosso, per tutto il tempo. Mettendo in evidenza la difficoltà, che è di tutte le epoche, e quindi anche del nostro tempo, di farsi partecipe, per davvero delle vite degli altri, e di come invece ognuno, nel momento in cui intercetta la difficoltà di vivere di un altro, tenda a premere sull'acceleratore del disallineamento esistenziale, che è della vita mai dei singoli individui, vita che è il più grande teatro dell'assurdo in itinere.
Che lo spettacolo inizi con “Se telefonando” cantata da Mina è molto più che comprensibile. È quasi un atto di resistenza, iniziare con quel brano uno spettacolo che scandaglia solitudine e vite, appese al filo del profitto, anche perché oggi il telefono ha favorito sempre più il turismo di massa. Il telefono è uno strumento alla portata di chiunque, e per questa ragione è utile per la narrazione di una vita solo di facciata, dove la componente "vacanza" rappresentata il tassello più importante, per la costruzione di un'identità pubblica riconosciuta ed accettata.
Insomma la vacanza e la sua minuziosa descrizione rappresenta il diario minimo e la vera rivoluzione sociale nel mondo globale.
C'è però un dato da tenere presente, le vacanze sono diventate sempre più striminzite, si svolgono nell'arco di un fine settimana, mettendo in crisi il settore turistico, e quindi il gioco non vale la candela, in nessun modo.
Per tutte queste ragioni lo spettacolo rimane incollato addosso, e non per il caldo, ma proprio perché viviamo tutti ormai in questa grande boule, che si viaggi oppure no, con l'impossibilità fisica di sentirci ancora parte di luoghi per noi consueti e cari, quali possono essere la casa in cui viviamo o le strade che quotidianamente percorriamo.
I costumi e gli effetti speciali sono di Gina Oliva, light design, scene e sound design di Taverna Est Teatro, assistente alla regia Arianna Pastena.
Questo appuntamento partenopeo precede il debutto ufficiale a Bari del 26 luglio.

Chi è Sara Sole Notarbartolo

Drammaturga, regista, formatrice, è autrice di saggi, manuali, novelle, sceneggiature, è formatrice teatrale presso scuole di vario ordine e grado, Università ed enti privati.
Ha curato la direzione artistica di compagnie, spazi teatrali, rassegne e festival di teatro di strada e di teatro, nonché di progetti culturali e sociali sul territorio internazionale.
Come regista e drammaturga è vincitrice di numerosi Premi italiani e internazionali.
I suoi testi teatrali sono tradotti in Francia, in Svezia, e in Germania, i suoi spettacoli oltre che in Italia, sono andati in scena in Bosnia Erzegovina, Svizzera, Francia e Belgio.
A Napoli i suoi spettacoli sono prodotti, fra gli altri, da: Teatro Nazionale di Napoli, Teatro Bellini, Teatro Galleria Toledo, Napoli Teatro Festival.
Gli Enti e Teatri nazionali e internazionali che hanno ospitato o prodotto gli spettacoli di cui è regista e autrice sono: Teatro Valle, Roma; Festival Primavera dei Teatri; Festival di Sant’Arcangelo; Festival Volterra Teatro, Mostar Intercultural Festival; Cavallerizza Reale, Torino; Festival Dro de Sera, Drò; Teatro Verdi, Milano; Kilowatt Festival, San Sepolcro; Teatro La Friche di Marsiglia; Napoli Teatro Festival Italia; ERT- Arena del Sole, Bologna; La Fabrique, Mons; Théatre de la Ville, Parigi.
Di uscita imminente il Film VAS tratto dal suo omonimo spettacolo.

Premi e riconoscimenti

Premio Generazione Scenario”; selezione “Premio Ustica” (2005) “Premio Nuove Creatività” con il sostegno dell’ETI (2009), Selezione “Face à Face”, autori d’Italia per le scene di Francia, presso il Theatre de la Ville di Parigi (2012), Premio “Visionari Kilowatt Festival” 2014, Selezione “Italia-Svezia 2-2” 2015; Premio Nuovi Linguaggi- Film Commission (2019).
Pubblicazioni:
“Il meraviglioso mondo di Tea” manuale di storia del teatro in forma di romanzo d’avventura per le scuole medie- edito da Esse Libri
“Sueño #4” in “Italia Svezia 2 a 2” edito da Tittivillus

Direzione artistica

Fondazione e direzione artistica della Compagnia Taverna Est Teatro (2004 ad oggi)
Festival Internazionale del Teatro di Strada “Ramblas” (2010, Napoli Teatro Festival)
Festival di stada (2012) – Nuovo Circo e teatro urbano nel centro storico di Napoli
Sala Sole (dal 2022 ad oggi) – Spazio teatrale e formativo a Napoli dedicato alla sperimentazione scenica e alla pedagogia dell’attore
“Amuleti” (2023) rassegna di spettacoli nell’ambito di Estate a Napoli al Maschio Angioino di Napoli
Kafka - narrazioni e traduzioni fra mondi (2024) con il sostegno di Goethe Institut e Regione Campania e Ambasciata d’Italia a Praga.
In-ProgresS (2024/2025) rassegna nazionale di spettacoli in costruzione.
Co- direzione artistica del Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo (da gennaio 2025)

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