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02.07.2025 - 16:42
Salvini e Piantedosi
"Un utile contributo conoscitivo sulle realtà urbane potrà venire dall'Osservatorio sulle periferie del Ministero dell'Interno, istituito con il 'decreto Caivano'. L'Osservatorio ha il compito di monitorare le condizioni delle aree periferiche italiane, promuovendone la riqualificazione e contrastando marginalità ed esclusione. Si tratta di un organismo inter-istituzionale composto da rappresentanti di vari ministeri, enti territoriali, istituti di ricerca organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e del Terzo settore e la sua articolazione, oltre a riflettere la multidimensionalità delle problematiche affrontate, facilita il coordinamento tra i vari attori coinvolti". Lo dice il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, durante l'audizione a Palazzo San Macuto in Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. "Evidenzio anche - aggiunge il ministro - che abbiamo previsto la costituzione di Osservatori regionali presso le prefetture dei capoluoghi di regione, in modo da assicurare un flusso costante di informazioni tra i diversi livelli di governo. Alla data del 23 giugno scorso, risultano già attivati 16 di questi Osservatori. L'Osservatorio del Viminale sta anche mappando l'insieme delle risorse finanziarie disponibili per la riqualificazione delle periferie, con particolare, ma non esclusivo, riguardo ai fondi per la rigenerazione urbana erogati dal Ministero dell'Interno". Il Ministero dell'Interno, spiega Piantedosi, "sta fornendo la massima collaborazione e il pieno supporto agli enti locali affinché tutte le risorse disponibili siano utilizzate in modo completo ed efficiente. A seguito della revisione del PNRR, gli investimenti di rigenerazione urbana sono stati rimodulati con un incremento, da 300 a 1.080, dei progetti da portare a target finale". Con riferimento ai fondi per la rigenerazione urbana, il Ministero dell'Interno, sottolinea il titolare del Viminale durante l'audizione, "ha già provveduto ad erogare agli enti interessati risorse complessivamente pari a oltre un miliardo e seicento milioni di euro. Un'altra linea di intervento riguarda i Piani Urbani Integrati, relativi ad investimenti finalizzati a migliorare le periferie delle Città Metropolitane e in generale di aree urbane di ampia dimensione che versano in condizione di degrado. Per tali progettualità, sono stati già assegnati agli enti interessati oltre 660 milioni di euro. Nel quadro degli obiettivi afferenti al rafforzamento degli strumenti di sicurezza urbana, considero di particolare importanza lo stanziamento di fondi a favore dei Comuni che intendono realizzare o incrementare sistemi di videosorveglianza urbana". Per il triennio 2023-2025 "lo stanziamento, inizialmente previsto di 15 milioni di euro per ciascun anno, è stato successivamente portato a 19 milioni, consentendo, per la procedura a valere sul 2023, di finanziare progetti in favore di 245 enti. Per l'anno 2024, lo scorso 26 giugno è scaduto il termine per la presentazione delle istanze da parte degli enti interessati e l'ammontare del finanziamento complessivo per i progetti di videosorveglianza, è stato innalzato ancora una volta, passando da 19 milioni a 24,5 milioni di euro. Un altro importante canale di finanziamento è costituito dalle risorse del PON "Legalità" 2014-2020. In questo ambito, limitando l'analisi al periodo temporale che va dall'ottobre 2022 alla data odierna, sono stati finanziati complessivamente 252 progetti per un totale di quasi 61 milioni di euro, riguardanti le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia".
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