IL MATTINO
Riflessioni
23.06.2025 - 12:01
Quando Marina Ripa di Meana era la regina incontrastata dei salotti, insieme a Marta Marzotto, i quaranta anni erano le porte di Ercole da attraversare per passare dalla gioventù alla maturità, almeno per quella parte di mondo che tra agi e vita da vetrina poteva dilatare l'età, senza che ci fosse il freno a mano della vita agra a bloccarla.
Oggi è tutto cambiato, e sono passati pressappoco quaranta anni da allora, e se una parità si può dire raggiunta con gli uomini è proprio quella dell'età, nel senso che oggi le donne rivendicano, come gli uomini, il diritto di vivere pienamente la maturità, senza farsi mancare nulla e da un punto di vista sociale e da un punto di vista affettivo.
Una donna ha una vita mediamente più "complicata" di un uomo dal punto di vista dello “sfruttamento” del proprio corpo e proprio perché gli snodi sono sempre stati tre e cioè : adolescenza, maturità e menopausa, si è andati avanti con questa trinità, in cui non c'era spazio per la famosa stanza per sé, capace di favorire l’accesso ad un'altra vita, quella vera e piena che va oltre questa trimurti.
I social, che tanto hanno tolto in termine di senso della realtà e di consapevolezza alle vite globali, hanno però contribuito, attraverso questo bisogno di mostrarsi più buoni, più belli, più performanti, a liberare le donne, dando loro un “loculo” in cui nascondersi, rivelarsi, giocare, a qualsiasi età, al punto di potere abbattere quell’enorme tabù che è per le donne l'avanzamento anagrafico, operando una mutazione sociale visibile, benché non assimilata.
In pratica se prima erano gli uomini a dettare il passo identitario alle donne, oggi le donne fanno come a loro pare e non si fanno più incastrare dalla trimurti.
Questo vuol dire che a sessanta anni si sentono libere di scegliere con chi stare o non stare;
di affrontare la vita in un altro modo rispetto al passato;
di vivere la solitudine come una conquista;
di riuscire a mantenere corpo e mente in equilibrio, ma più di tutto hanno smesso di credere che un uomo possa essere un compagno migliore di loro stesse, in pratica sono finalmente libere di vivere, amare e desiderare da sé, e senza che per forza debbano subire pressioni sociali e culturali, tanto più che gli uomini a sessanta anni oggi sembrano piuttosto malfermi, orientati come sono, se sono da soli, tra la ricerca di una donna più giovane, con l'illusione di rimanere giovani di riflesso, o motivati a ricercare una badante accondiscendente, capace di essere neutra e per ciò stesso insostituibile.
Cosa accade per davvero invece a una donna a sessanta anni
La descrizione della realtà, quella vissuta e quindi la narrazione in presa diretta, quando si tratta di giornalismo è sempre preferibile, per il semplice motivo che scrivere di ciò che si sa consente analisi della realtà più efficaci e questo dà un peso maggiore alla narrazione.
Se mi avessero chiesto di immaginarmi a sessanta anni, anche dieci anni fa, la cosa mi sarebbe sembrata assurda e strana.
La ragione risiede nel fatto che qualsiasi narrazione sull’età è una narrazione che tiene conto solo della gioventù, oggi però il mondo è tendenzialmente anziano e tutto cambia.
Per quanto mi riguarda i sessanta anni li vedo attraverso le mutazioni del corpo, o meglio mi accorgo di non avere più tutta quella energia che dissipavo in grande quantità, eppure negli ultimi dieci anni ho cambiato vita, lavoro, condizione sociale e più di tutto sono andata ad abitare su un'isola. Tutto questo è avvenuto così rapidamente che i dieci anni sono passati allo stesso modo con rapidità.
Insomma è come se attualmente fossi una trentenne, con la determinazione di una donna adulta, che ha imparato a bastare a sé, e che ha capito che cambiando il corpo è importante il modo di rapportarsi a questo corpo per non soccombere.
È di questi giorni la scoperta di come i quaranta e i sessanta anni rappresentino il giro di boa della riprogrammazione, che la macchina umana fa di se stessa, cose che mi trovano d'accordo e che ho sperimentato sulla mia pelle.
E quindi per evitare di vivere a lungo e con i farmaci è necessario vivere bene, dove il vivere bene vuol dire vivere la vita che ci appartiene, per scelta, attraverso il buon cibo, i luoghi accoglienti, gli affetti veri e con la presenza fidata di un medico che ci aiuti a riposizionare la macchina corpo quando serve.
E poi conta avere una cerchia ristretta di amici, ma anche un'apertura al mondo che ci permetta di cavarcela sempre, come se fossimo dei quindicenni che passano il tempo a salire sugli alberi e ad andare in ogni dove.
Per quanto riguarda gli uomini invece su di loro la maturità ha la capacità di esacerbare il rapporto che hanno con il proprio organo genitale, forse perché fisiologicamente per loro è così, ma la vita è più ampia di tutto questo e forse forse sarebbe il caso che iniziassero a comprenderlo, ne guadagnerebbero in credibilità.
Decalogo della sessantenne
1.Dormire bene
2. Passare almeno due ore al giorno a socializzare e a stare in spazi aperti e verdi
3. Frequentare persone di tutte le età
4. Tenere il cervello e le gambe impegnate
5. Cucinare in maniera divina e quindi saper fare la spesa
6. Avere una riserva di alcool, di ottima qualità, da utilizzare in momenti di grande bellezza e con moderazione
7 Avere cura del proprio corpo e dei capelli anche( dell'importanza di un ottimo parrucchiere)
8. Avere un guardaroba stellare e molti interessi
9. Dedicare molto tempo al silenzio, alla meditazione e allo studio
10. Evitare di credere di essere al centro dell'Universo
Libri
1."Una nuova vita a 60 anni!" di Nathalie e Jean-Marie Delecroix
Un'opera che offre una visione positiva e ottimista della fase che si apre a 60 anni, trattando l'argomento in modo globale, considerando corpo, mente e spirito.
2. "Intelligenza Emotiva" di Daniel Goleman
Un saggio che analizza l'importanza dell'intelligenza emotiva nelle relazioni e nella vita quotidiana.
3. "Piccole Donne"di Louisa May Alcott
La storia di quattro sorelle che affrontano le sfide della vita con coraggio e solidarietà.
Film
1. A spasso con Daisy (1989)
La storia di un'amicizia improbabile tra una vedova anziana e il suo autista afroamericano.
2. Il club delle prime mogli (1996)
Tre donne si alleano per vendicarsi dei loro ex mariti, esplorando temi di empowerment e solidarietà femminile.
3. Il club di Jane Austen (2007)
Sei persone che si riuniscono per discutere dei romanzi di Jane Austen, affrontando le proprie vite e le relazioni attraverso le storie della scrittrice.
4. Adaline – L'eterna giovinezza (2015)
La storia di una donna che, a causa di un incidente, smette di invecchiare e vive per decenni affrontando le sfide emotive e relazionali di questa condizione.
5. Book Club – Tutto può succedere (2018)
Una commedia che racconta la storia di quattro amiche di lunga data che, dopo aver letto “50 sfumature di grigio”, riscoprono l'amore e la sessualità nella terza età.
6. The Miracle Club (2023)
Tre donne anziane vincono un viaggio a Lourdes, affrontando temi di fede, amicizia e speranza.
Ps:in ogni caso servirebbe sviluppare narrazioni un po’ più attuali e realistiche, più vicine alla sessantenne che sono, non escludo che in un futuro prossimo accada, se mai al giro di boa dei settanta.
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