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04.06.2025 - 21:29
Cosimo Latronico
Matera merita una campagna elettorale degna di una città raffinata e già capitale della cultura. Invece, a una settimana dal ballottaggio, lo spettacolo offerto da Roberto Cifarelli è quello di un candidato in affanno e nervoso che si sente tradito dal massiccio disgiunto, che ha spostato volontariamente il dibattito sulla sanità (materia di competenza regionale) che trasforma l’ospedale Madonna delle Grazie in un palcoscenico - violando la sacralità dei luoghi di cura - con tanto di comizio, microfono e striscione "Roberto pensaci tu". E il sipario, stavolta, lo cala l’assessore regionale alla Salute, politiche della Persona e Pnrr Cosimo Latronico: «Anziché parlare della città in modo costruttivo, si sta strumentalizzando la salute. Il promotore di questo gioco è Cifarelli, che si presta volentieri alla demagogia. Ma la sanità ci obbliga, prima di tutto, alla verità». Una mossa disperata da parte di Cifarelli? Forse. Di certo una scelta divisiva da parte del consigliere regionale del Pd, senza logo Pd, con i dem spaccati sul suo nome e in una coalizione confusa con Casino e Pittella che somiglia più ad un’armata brancaleone che a un progetto credibile per Matera. Ed è proprio la verità a smontare la retorica di Cifarelli. Perché mentre tuona contro tutto e tutti, Latronico snocciola dati, piani, investimenti reali: 80 milioni di euro destinati al potenziamento della sanità nel materano, 500 nuove unità di personale sanitario previste, metà dei reclutamenti già avviati nel 2024, fondi Pnrr per la medicina territoriale già in campo. «Nessuna promessa elettorale: solo fatti». A differenza di chi oggi cerca consensi alzando la voce sotto l’ospedale, Latronico rivendica un lavoro silenzioso ma concreto, «i sindaci del territorio possono confermare», spiega l'assessore regionale di FdI, con azioni documentabili e riscontrabili. Poi l’affondo politico, secco e diretto: «Mi auguro che i materani scelgano un sindaco con il profilo giusto. L'ingegnere Antonio Nicoletti è un professionista serio, che si è messo a disposizione con un linguaggio civile. E la civiltà è la cifra di una Capitale europea della Cultura». Il messaggio è chiaro: chi oggi urla davanti agli ospedali, ieri ha governato e ha taciuto. E adesso tenta di distrarre gli elettori agitando fantasmi, anziché parlare dei problemi concreti del Comune. Ma i cittadini, conclude Latronico tra le righe, sanno ben distinguere tra chi lavora e chi recita.
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