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04.06.2025 - 17:05
Matera (panoramica)
Domani, giovedì 5 giugno, il presidente della Regione Puglia, il dem Michele Emiliano, farà tappa a Matera. Il motivo? Una “cerimonia di commemorazione dei bambini di Gaza”, una “testimonianza civile” nel cuore della città che si proclama “capitale mediterranea della cultura e del dialogo”. Ma dietro la sacrosanta invocazione alla pace, con tanto di bandiera già utilizzata in un precedente evento in piazza, si staglia l’ombra di una campagna elettorale cinica, che non esita a strumentalizzare prima la sanità poi - verosimilmente - il dramma umanitario a Gaza. La politica riduce tragedie reali a tappe di un tour promozionale? Chissà, intanto con tempismo sospetto Emiliano - quello che a colpi di microfono recita la parte del condottiero idrico: da un lato la Puglia che non può morire di sete, dall’altro la Basilicata quasi accusata di egoismo - sbarca a Matera nel bel mezzo di un ballottaggio, usando - domanda qualcuno sui social - il dramma palestinese come grimaldello elettorale tra una stretta di mano nel comitato elettorale di Cifarelli e una visita nel centro storico della città? Quale legame profondo, se non quello grottesco della retorica svuotata, unisce la sofferenza dei bambini palestinesi a una passeggiata tra i commercianti del centro o alla visita alla fabbrica del Carro? E Matera? "Matera viene usata", scrive un cittadino indignato su Facebook. Viene tirata in una narrazione che la trasforma in palcoscenico di una "frontiera contro le guerre" che sa di fiction. Il dramma dei bambini palestinesi - che dovrebbero essere motivo di silenzio, rispetto e di preghiera - diventa invece la cornice emotiva per costruire un consenso di stampo morale? Diciamo la verità: c'è un tempo per la riflessione e uno per il voto. Mischiarli è una scelta pericolosa.
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