IL MATTINO
Potenzacittà
31.05.2025 - 14:49
Potenza, 30 maggio 2025 – Ore 21.00, piena festa di San Gerardo, città in fermento, turisti, anziani, famiglie e visitatori in direzione Centro Storico. Ma l'impianto di ascensori in Piazza 18 Agosto? Chiuso. E come spesso accade la città verticale torna ad essere città degli scalatori. Post su Facebook, emoji arrabbiate e commenti indignati. E come se nulla fosse, spunta lui: Francesco Giuzio, assessore comunale, che su Facebook - con fare da segretario di condominio - puntualizza, giustifica e redarguisce. “Sono stati aperti fino alle 2.00 nei giorni precedenti!”, scrive con l’entusiasmo di chi sta spiegando ai cittadini che sostanzialmente al massimo dovrebbero ringraziare, non lamentarsi. I turni sono stati “massacranti”, dice. I lavoratori hanno fatto “sacrifici enormi”. Tutto vero. E quindi? Un fatto è certo: il 30 maggio, giorno in cui Potenza festeggia il suo Santo Patrono, alle 21.00 quelle ascensori in particolare erano chiuse. Il colpo di teatro arriva con la lista della spesa dei servizi attivi: le navette, l’impianto di Via Tammone - Santa Lucia e infine la perla: “Non è un problema di straordinari, ma di turni di riposo e regole da rispettare”. Certo. La verità? Manca una programmazione seria. E forse anche un po’ di umiltà istituzionale: meno giustificazioni, più soluzioni e attenzione. Perchè il 30 maggio, per il Centro Storico di Potenza e la sua comunità, non è un giorno qualsiasi, sia da un punto di vista logistico che puramente organizzativo. Lo sa bene e lo ha ribadito con forza il consigliere regionale di FdI Alessandro Galella: "È inaccettabile che il 30 maggio sia passato nel silenzio e nell'indifferenza istituzionale. Questa amministrazione ha dimostrato, ancora una volta, quanto sia distante dalla propria comunità e dalle sue tradizioni. Una ricorrenza che, in ogni città italiana, rappresenta un momento di identità collettiva, cultura e coesione sociale, è stata completamente ignorata dall’amministrazione guidata dal Sindaco Telesca". Galella non ha dubbi: "A un solo anno dall’insediamento della nuova Giunta, stupisce – e sinceramente preoccupa – la totale assenza di iniziative promosse dal Comune per onorare una data così simbolica per la comunità potentina. Né eventi culturali, né appuntamenti istituzionali, né misure logistiche o viabilità speciale sono stati previsti per il 30 maggio. Al contrario, le scale mobili e gli ascensori sono rimasti chiusi dopo le 21 e il centro è stato riaperto al traffico e alla sosta come in un giorno qualsiasi. Il risultato è stato un messaggio chiaro, ma profondamente deludente: per questa amministrazione, il 30 maggio è un giorno come un altro. Eppure la cittadinanza ha reagito con forza, invadendo il centro storico e Viale Dante in un moto spontaneo di partecipazione che ha dimostrato quanto la festa di San Gerardo sia ancora viva nel cuore dei potentini. L’amarezza è stata palpabile: molti hanno espresso incredulità di fronte alla decisione – difficilmente spiegabile – di concentrare gli sforzi organizzativi del Comune sul 26 maggio, trascurando completamente la data ufficiale della festa patronale. Un dettaglio che ha colpito tutti: persino i cartelloni agli ingressi del Ponte Attrezzato riportavano orari di apertura e chiusura senza menzionare il 30 maggio, come se quella giornata non esistesse. Una piazza vuota - conclude Galella - non è solo una scelta logistica: è un segnale politico. E oggi, quel segnale racconta una distanza preoccupante tra chi amministra e chi vive, ogni giorno, la città".
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