IL MATTINO
stellantis
07.05.2025 - 16:30
Stabilimento Stellantis di Melfi
"La Fiom Cgil firmera' accordi su uscite incentivate esclusivamente a fronte di un chiaro progetto di ricambio generazionale, cio' affinche' lo stabilimento non venga ulteriormente svuotato e perche' venga garantita la produzione e la sicurezza sulle linee". Lo ha annunciato la Fiom Cgil Basilicata che ha incontrato oggi i dirigenti dello stabilimento Stellantis di Melfi per fare il punto sulla situazione occupazionale e produttiva. A fronte della dichiarazione da parte dell'azienda di ulteriori 500 uscite incentivate e di 250 lavoratori in prestito presso altri stabilimenti, la Fiom Cgil ha chiesto a Stellantis garanzie sul turn over dei lavoratori. "Abbiamo ulteriormente rivendicato la richiesta di una integrazione salariale - ha aggiunto la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita - a fronte del crescente ricorso alla cassa integrazione. Serve equita' nella turnazione e un miglioramento generale delle condizioni di salario e di lavoro. Con queste prossime uscite la forza lavoro nello stabilimento si riduce ulteriormente, passando da 5361 dipendenti a 4861: il rischio quindi di uno svuotamento della Stellantis di Melfi si fa sempre piu' concreto nonostante gli annunci dei nuovi modelli. Rispetto alla produzione dunque abbiamo chiesto volumi produttivi e certezze, trasparenza sul cronoprogramma per conoscere con esattezza la capacita' occupazionale a fronte dell'uscita dei vecchi modelli e l'ingresso dei nuovi". La Fiom Cgil inoltre al tavolo ha sollevato preoccupazioni sulla componentistica in quanto "le ricadute occupazionali sull'indotto sono gia' drammatiche. L'incertezza sul futuro occupazionale e' un tema di cui Stellantis e' responsabile e dovra' farsene carico. L'azienda non ha dato nessuna risposta alle domande poste sul futuro produttivo e occupazionale, sostenendo che e' tutto legato alla domanda e al mercato e a come quest'ultimo rispondera' rispetto ai nuovi modelli che pero' ancora tardano a vedersi. Come Fiom riteniamo servano anche produzioni mass market per garantire al contempo volumi e tenuta occupazionale".
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