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I cavalieri di Bergoglio

I cavalieri di Bergoglio

Il pontificato di Bergoglio ha netti contrasti di luci e ombre, determinati da inciampi diplomatici alternati a interventi coraggiosi, come uno degli ultimi in cui ha denunciato le lobby delle armi, capaci di generare le folli guerre a cui stiamo assistendo.

Un ruolo importante nella sua parentesi di vita da pontefice è stato quello degli Ordini Cavallereschi, denominati da alcuni come la “massoneria cattolica”, ma che hanno una storia differente e, sotto certi aspetti, molto interessante. Diversi Ordini hanno vantato origini risalenti ai Templari, ma solo per leggende messe in circolazione dai loro capi. I Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il cui Gran Maestro è un cardinale della Chiesa cattolica latina, e l’Ordine dei Cavalieri di Malta, invece, hanno realmente origini lontane: sono gli unici che possono vantare di risalire all’Ordine dei Templari, se non prima.

Come per il Vaticano, anche l’Ordine di Malta è considerato uno Stato sovrano per il diritto internazionale, ed è in grado di rilasciare passaporti diplomatici. Dal 1994 è Osservatore permanente alle Nazioni Unite e le sue sedi vantano il diritto di extraterritorialità. Fin dal 1113 è denominato Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme. Questi Ordini Equestri erano una forza militare atta a proteggere e aiutare i pellegrini che si recavano a Gerusalemme, reclutavano giovani cavalieri e cadetti di famiglie aristocratiche dalla Francia e dall’Italia; le gerarchie erano fatte di Gran Maestri e Priori, e anche i riti erano molto simili.

I Cavalieri di Colombo, invece, sono più recenti: vennero fondati negli Stati Uniti d’America nel 1882. Tra le tante iniziative, l’Ordine ha costituito un programma assicurativo di polizze a vita, con redditi tra i più alti nel mondo delle assicurazioni. Il fondatore era il sacerdote Michael McGivney, di New Haven, Connecticut, che pensò l’Ordine come società mutualistica. Nel 2010, Benedetto XVI riconobbe le virtù eroiche del sacerdote e lo dichiarò “Servo di Dio”. Fu James Mullen a inquadrare la società come Ordine Cavalleresco e a darle il nome di Cavalieri di Colombo, con rituali degli Ordini già esistenti: lui ne divenne il primo Cavaliere Supremo. Ogni anno inviano all’Obolo di San Pietro alcuni milioni di dollari per la carità del papa.

È grazie a questi due Ordini Equestri che nel 2013 la Chiesa cattolica latina uscì da un brutto epilogo finanziario. Ettore Gotti Tedeschi ha diretto la Banca Vaticana dal 2009 al 2012, lo IOR. Quando nel 2001 crollarono le Torri Gemelle, le speculazioni borsistiche fecero presumere che molti capitali fossero stati creati per alimentare il terrorismo. Vennero varati una serie di accordi sulla trasparenza delle enormi masse di denaro, dove le banche centrali furono demandate ai controlli. Anche l’Italia aderì a questi accordi sulla trasparenza: da allora nessun capitale può circolare senza essere riconoscibile. La Santa Sede restò fuori da questi accordi, ma Gotti Tedeschi ritenne necessario superare questo ostacolo e aderire alle norme antiriciclaggio.

Nel 2010, però, la Procura di Roma emise un avviso di garanzia ai vertici dello IOR proprio per presunte omissioni avvenute sulla normativa antiriciclaggio. Risultò sospetta una movimentazione di 23 milioni, che vennero depositati su un conto dello IOR nella filiale romana del Credito Artigiano: 20 milioni destinati alla J.P. Morgan Frankfurt e 3 milioni alla Banca del Fucino.

Il 24 maggio 2012, il Consiglio di Sovrintendenza dello IOR reagì sfiduciando all’unanimità Gotti Tedeschi, il quale venne rimosso dalla sua carica. Lo stesso giorno si riunì la Commissione Cardinalizia. Il 19 febbraio 2014, il GIP del Tribunale di Roma archiviò l’inchiesta: il decreto di archiviazione escluse da ogni responsabilità Gotti Tedeschi.

Nel febbraio del 2013, alla guida dello IOR venne nominato presidente il nobile tedesco dei Cavalieri di Malta Ernest von Freyberg, di Francoforte, analista della Three Cities Research del Bemberg Group, sia a Londra che a New York, cofondatore della DC Advisory Partners. Questa fu l’ultima mossa di Ratzinger prima di lasciare la guida della Chiesa.

All’interno del Consiglio dello IOR, von Freyberg poteva contare su un altro elemento importante: Carl Albert Anderson, Consigliere Supremo dei Cavalieri di Colombo. Gli uomini dei due Ordini Cavallereschi ebbero il grande merito di aver risanato i conti dello IOR e di aver riportato affidabilità alla Banca Vaticana. Bergoglio insisteva infatti sulla trasparenza dello IOR: anche per questo, nel giro di poco tempo, gli uomini degli Ordini Equestri riuscirono a stanare con i propri collaboratori circa tremila conti correnti ambigui e ad estinguerli.

Non da meno, i Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme ebbero la piena approvazione del nuovo statuto l’11 maggio 2020 da parte di Bergoglio, che l’8 dicembre 2019 aveva nominato come loro Gran Maestro il cardinale Sua Eminenza Filoni Fernando, originario di Manduria, provincia di Taranto, nato il 15 aprile 1946.

Il Gran Maestro vanta una lunga carriera da nunzio apostolico in Giordania, Iraq, Brasile, Filippine, con residenza a Hong Kong, per seguire la situazione della Chiesa in Cina. È stato anche Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, e Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Nel 2014 fu inviato in Iraq da Bergoglio, quando venne proclamato lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, per gestire le popolazioni cristiane di quelle aree; il 26 giugno 2018 venne elevato anche all’ordine dei Cardinali Vescovi, derogando alcuni canoni.

Insomma, gli Ordini Cavallereschi sono stati molto importanti per il pontificato di Bergoglio. Chissà se il prossimo papa non verrà proprio da questi Ordini Equestri, visti i tanti meriti. Ma ognuno dei 138 cardinali elettori attuali è un mondo a se stante.


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