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19.03.2025 - 19:35
Le parole di John Elkann davanti alle commini di Attività produttive di Camera e Senato fanno il giro d'Europa, al centro del dibattito il futuro di Stellantis in Italia (e non solo). Secondo il presidente di Stellantis, i produttori automobilistici europei "stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40 per cento del costo manifatturiero complessivo". Le norme sulla decarbonizzazione "hanno creato un mercato frammentato e non omogeneo". In Stellantis "continuiamo a sostenere che l'elettrificazione e' lo strumento piu' efficace per raggiungere la decarbonizzazione. Allo stesso tempo, per centrare gli obiettivi climatici del 2035 e' necessario utilizzare l'intera gamma di tecnologie a basse e zero emissioni, sia per i nuovi veicoli che per la flotta esistente", ha concluso. "Noi osserviamo che la Cina e gli Stati Uniti hanno un'importante industriale bellica e dell'auto. Non e' una scelta, questi due paesi ci stanno dimostrando che si possono avere due industrie forti. Noi non riteniamo che il futuro dell'auto sia l'industria bellica", ha avvertito Elkann, che ha chiesto "certezze per poter operare e creare prodotti che diano ai nostri clienti la possibilita' di scegliere". "Senza Stellantis non saremmo qui perché l'auto italiana sarebbe già scomparsa da tempo. Negli ultimi 20 anni il mercato domestico è calato del 30%, mentre l'occupazione si è ridotta di circa il 20%. Questo significa che l'azienda ha difeso la produzione e l'occupazione degli stabilimenti del Paese grazie all'export dei marchi italiani, oltre alle Jeep prodotte in Basilicata, alle Dodge in Campania, ai van Citroen, Opel e Peugeot in Abruzzo e più recentemente alle DS a Melfi". Questo il passaggio che non è piaciuto alla Lega. “Le parole di John Elkann sono l'ennesima, vergognosa presa in giro: il suo gruppo è cresciuto grazie ai soldi degli italiani, italiani che poi ha licenziato per investire e assumere all'estero. E con la geniale idea del 'tutto elettrico' da loro sostenuta, stanno contribuendo a distruggere il settore dell'auto, in Italia e in Europa. Il signor Elkann dovrebbe scusarsi coi lavoratori e restituire i miliardi incassati dal nostro Paese”, ha immediatamente commentato una nota della Lega. Ma la relazione di Elkann davanti alle commissioni Attività produttive di Camera e Senato ha tracciato un quadro della situazione dell’automotive in Italia ed Europa e degli sviluppi futuri. "Al tavolo Stellantis abbiamo preso una serie di impegni nei confronti di tutti gli attori del settore dell`auto. Questi impegni li stiamo realizzando puntualmente".
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