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Incidenza anomala di glioblastoma tra i Pompieri, sospetti sui materiali in dotazione: il caso arriva in Parlamento

Quattro vigili del fuoco colpiti dalla stessa, fatale, malattia: il glioblastoma. Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Antonio Ralli sono deceduti quando erano in pensione o stavano per andarci, rispettivamente a 64 , 59 e 68 anni, tra l’ottobre 2022 e il dicembre 2023. Identica la diagnosi: glioblastoma di IV grado. Tutti e tre avevano prestato per anni servizio ad Arezzo

Incidenza anomala di glioblastoma tra i Pompieri, sospetti sui materiali in dotazione: il caso arriva in Parlamento

Il CONAPO ha richiesto che vengano avviati accertamenti approfonditi, tra cui uno studio epidemiologico sugli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, monitoraggi ambientali e biologici per valutare la contaminazione da PFAS, e un rafforzamento delle misure di sicurezza nei dispositivi di protezione. Inoltre, si è chiesta la creazione di un registro nazionale delle malattie professionali per i vigili del fuoco. La richiesta è motivata dalla necessità di proteggere la salute degli operatori, che lavorano in condizioni estreme per la sicurezza della popolazione

La Direzione centrale per la Salute del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha avviato un'indagine interna sulla morte a causa di un tumore raro - il glioblastoma di IV grado, patologia al cervello - di tre pompieri in servizio al comando di Arezzo e di altri vigili del fuoco deceduti per la medesima patologia in varie zone dell'Emilia Romagna. Lo si apprende da La Nazione a cui risulta che nella ricerca siano coinvolte università di Toscana ed Emilia Romagna per conoscere gli effetti delle sostanze definite Pfas (le sostanze plastiche perfluoroalchiliche) rispetto alle cause della morte. Le Pfas sono presenti nei materiali dei dispositivi usati dai pompieri, fra cui, secondo le perizie presentate dai familiari, tute e schiume antincendio. La patologia ha avuto finora una bassa incidenza statistica, 3-4 casi per 100.000 abitanti. La situazione di Arezzo, tre per i circa 200 vigili del fuoco del comando provinciale, ha insospettito i familiari. Un nuovo caso sospetto, inoltre, è stato segnalato dalla vedova di un altro pompiere deceduto, residente in Umbria, che aveva prestato servizio ad Arezzo.

Il caso arriva in Parlamento

Tre parlamentari del Pd - Marco Simiani, Emiliano Fossi e Simona Bonafè - ieri hanno depositato una interrogazione indirizzata al Governo. “La quantità di materiali nocivi presente in tutti i dispositivi utilizzati dai vigili del fuoco nello svolgimento delle loro mansioni - spiegano Bonafè, Fossi e Simiani in una nota congiunta - deve essere accertata in tempi brevi e con assoluta chiarezza. La tragica vicenda dei tre vigili deceduti ad Arezzo, a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro per lo stesso tumore raro, non può essere sottovalutata e va approfondita immediatamente”.
“Studi medici - sottolineano i tre parlamentari del Pd - hanno già appurato che le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (Pfas), dannose per il nostro organismo, sono presenti sia in alcune tipologie di schiumogeni antincendio, sia nei dispositivi di protezione individuale utilizzati proprio dai vigili del fuoco. Per questi motivi va assolutamente chiarito senza ulteriori ritardi se sussista una causa effetto tra i decessi di Arezzo e il contatto prolungato con tali sostanze e quali percentuali di Pfas possono essere tollerabili dal corpo umano”. “Si tratta di un’indagine indispensabile - concludono Fossi, Bonafè e Simiani - per dare risposte alle famiglie dei vigili e per prevenire ulteriori situazioni drammatiche”. Anche il sindacato Conapo si è mobilitato, chiedendo al sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, “che vengano avviati accertamenti approfonditi, tra cui uno studio epidemiologico sugli appartenenti al Corpo, monitoraggi ambientali e biologici per valutare la contaminazione da Pfas e un rafforzamento delle misure di sicurezza nei dispositivi di protezione”. Indispensabile, per l’organizzazione sindacale, anche la creazione di un “registro nazionale delle malattie professionali per i vigili del fuoco”.

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