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Potenza, dimissioni improvvise all'Acta: Napolitano lascia senza spiegazioni. Galella: «Telesca chiarisca subito»

La Cisl sul piano tecnico: «Perché non vengono recuperati i crediti?»

Potenza, dimissioni improvvise all'Acta: Napolitano lascia senza spiegazioni. Galella: «Telesca chiarisca subito»

Le dimissioni di Maurizio Napolitano dalla guida dell'Acta, la municipalizzata per i rifiuti di Potenza, non sembrano un fatto burocratico. Dieci mesi prima della scadenza del mandato l'amministratore unico lascia, senza spiegazioni ufficiali. E il silenzio pesa più di ogni parola. La Cisl di Basilicata non si accontenta del riserbo. Il segretario generale Vincenzo Cavallo e il segretario della Fit Cisl Sebastiano Colucci chiedono al sindaco Vincenzo Telesca di convocare un incontro urgente. Vogliono risposte: «Le improvvise dimissioni dell'amministratore unico gettano un'ombra preoccupante sul futuro dell'Acta», avvertono. I numeri raccontano una storia che non ammette ambiguità. L'Acta ha un'esposizione debitoria di 14 milioni di euro, ma vanta crediti per 13 milioni di tasse non corrisposte. Una voragine scavata nell'indifferenza. Chi deve pagare non paga, e chi deve riscuotere non riscuote. «Perché l'amministrazione non agisce per recuperare tali crediti?», chiedono Cavallo e Colucci. La domanda è politica.

L'Acta non è solo un bilancio in rosso. È un servizio pubblico essenziale. E, dietro i numeri, ci sono 150 famiglie che dipendono da quell'equilibrio fragile. La Cisl avverte: nessuna soluzione può passare attraverso un taglio ai diritti dei lavoratori. Ma le dimissioni di Napolitano rendono più che legittimo il sospetto che qualcosa, nelle stanze del Comune, stia sfuggendo di mano.

 Anche Alessandro Galella chiede chiarezza: «È giusto che il sindaco Vincenzo Telesca chiarisca subito le motivazioni che hanno spinto l’amministratore a dimettersi». Ora bisognerà capire cosa intende fare il sindaco Telesca. Perché le dimissioni di un amministratore unico non sono mai un gesto neutro. Men che meno quando a dimettersi è chi guida una municipalizzata che regge una parte decisiva dell'economia cittadina. Dietro l'uscita di scena di Napolitano si intravedono due scenari. O la situazione è già fuori controllo o c'è chi pensa di poter decidere senza rispondere. In entrambi i casi, il conto rischiano di pagarlo i cittadini di Potenza.

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