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10.02.2025 - 18:54
''Oggi abbiamo mezza politica lucana prescritta. Non è un buon segno''. Così in una nota il deputato del Movimento 5 stelle, Arnaldo Lomuti, coordinatore regionale in Basilicata, sulla conclusione del processo 'Rimborsopoli' relativo alla clamorosa inchiesta del 2013, che portò anche alla fine anticipata della legislatura, per le accuse di peculato e di indebiti rimborsi a 37 indagati. Ad eccezione dell'assoluzione di Vincenzo Santochirico, ex presidente dell'assise, con la formula ''il fatto non sussiste'', per tutti gli altri è intervenuta la prescrizione. ''Le prescrizioni della giustizia lucana - osserva Lomuti - sono la conseguenza allo smantellamento sistematico della nostra visione di giustizia e soprattutto di legge uguale per tutti. In pratica, l'esito del processo 'rimborsopoli' rischia di trasformare il meccanismo prescrittivo da terapeutico in patogeno, aggravando anzichè curando il male dell'irragionevole durata del processo penale. Con il ministro Nordio giustizia ed etica, legalità e trasparenza non sono più punti prioritari. Eppure sono i temi che poi si traducono nella lotta alle mafie, alla corruzione e all'evasione fiscale. Temi posti al centro del dibattito nella realizzazione del Pnrr''. Lomuti ha ricordato che ''nella passata legislatura, la riforma della prescrizione è stata sotto attacco di tutte le forze politiche a partire dal minuto seguente alla sua approvazione. Un martellamento incessante, continuo, giornaliero, che a detta di molti ha portato alla caduta dei due governi presieduti da Giuseppe Conte''. Secondo Lomuti, ''nonostante per decenni siamo stati esportatori di giurisprudenza nel mondo, il processo rimborsopoli ci dice che la nostra giustizia non gode affatto di buona salute''.
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