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Il Vangelo di Cupparo

Scuola, assessore Cupparo: "In atto monitoraggio aule e iniziative”

Cupparo

Archiviata, per ora, la crisi idrica con lo sgambetto molto tragico e poco comico delle tariffe più alte d'Italia e nel pieno di un bubbone chiamato Stellantis, la Regione Basilicata ha deciso di stanziare ben 300 mila euro per “progetti di solidarietà sociale” con l’intento nobile di sostenere le famiglie in difficoltà. Un gesto che, se preso per quello che sembra, potrebbe essere anche una mossa lodevole. Ma, come spesso accade, c’è qualcosa che non torna. E quel qualcosa suggerisce che non si tratti solo di solidarietà, ma di un modus operandi che sa tanto di politica vecchio stampo in una terra che nello scudo crociato ravvedeva tanta, forse troppa sacralità e che non risparmia ancora oggi profane e camaleontiche sfumature democristiane con il rischio di mischiare un pochino troppo politica e Chiesa. Così il forzista di ferro e assessore regionale Cupparo "su sua iniziativa" dopo averlo annunciato ieri davanti alla platea della dodicesima Giornata nazionale contro gli sprechi alimentari e dopo averlo certificato oggi a mezzo stampa, ha deciso di stanziare ingenti risorse precisando che i progetti debbano passare attraverso la Caritas, organismo pastorale legato alla Chiesa. Un “aiuto” che maliziosamente viene da domandarsi: potrebbe avere il volto della convenienza o quello della carità cristiana? Non è dato saperlo ma la beneficenza di Via Verrastro pare abbia preso in contropiede più di qualcuno. Ma tant'è, c'è chi evidentemente tra il pulpito e la politica, la politica e il pulpito sa come navigare bene al di qua e al di là del Sinni. Che la Regione Basilicata utilizzi la Caritas come uno strumento per veicolare fondi destinati a chi ha bisogno potrebbe sembrare una vera e propria invasione di campo verso la Chiesa lucana, protagonista di una nuova fase e di un profondo rinnovamento. C'è un precedente? Certo, risale al 2021 nel pieno della catastrofe pandemica: altri tempi, altre urgenze, stesso assessore e stessi radar, o forse no. Affermava Berlusconi nel 1995 al Messaggero rivolgendosi ai suoi elettori: "Voi dovete diventare dei missionari, anzi degli apostoli, vi spiegherò il Vangelo di Forza Italia, il Vangelo secondo Silvio".

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