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Acta, la dura posizione della Fit-Cisl: "Ristabilire la democrazia"

A Potenza non c'è pace per la municipalizzata Acta

“Nonostante democraticamente il 3 e 4 dicembre 2024 i lavoratori abbiano eletto i propri rappresentanti, la municipalizzata Acta decide di imporre dittatorialmente dei servizi aggiuntivi”. E’ quanto dichiara in una nota il segretario generale
della Fit-Cisl di Basilicata Colucci Sebastiano. Con un colpo di spugna - si legge in una nota - si vuole cancellare il regolamento
comunale per la gestione della raccolta, tantoché si vuole prevedere dei servizi aggiuntivi che agevolano chi oggi non conferisce nei modi e nei tempi giusti e addirittura chi venendo da altri Comuni (dove la differenziata viene fatta rispettare) aumenta il rifiuto indifferenziato nel nostro Comune, rifiuto che costa ai contribuenti circa 228/tonnellata. Il sindacato -
prosegue Colucci - non può consentire l’utilizzo di metodi ambigui a chi si crede furbo tanto da prima annunciarlo informalmente, poi dopo il rifiuto dei sindacati far uscire un avviso e in ultimo convocare chi rappresenta i lavoratori, ribadiamo
in modo democratico e non per scelte politiche. La Fit-Cisl di Basilicata ha sempre creduto che i rapporti sindacali e il confronto
siano alla base di tutte le relazioni industriali per far crescere le Aziende e tutelare il lavoro, mettere in capo ogni azione per ristabilire la democrazia nella Municipalizzata Acta spa, anche contro le idee antidemocratiche di chi oggi la gestisce”.

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