IL MATTINO
crisi idrica
26.11.2024 - 09:20
"La crisi idrica dettata da innegabile incuria delle infrastrutture, richiede un esercizio più rigoroso da parte di chi è preposto alla cosa pubblica": chi sperava in un moto di orgoglio dai signori dell'acqua dopo la strigliata di Mons. Carbonaro sarà rimasto sicuramente deluso. Ma ragionando per assurdo: ve li immaginate i lucani impallinati dalle 6 ore al giorno (quando va bene) di fornitura idrica, frastornati da una pessima comunicazione, terrorizzati dai calendari delle sospensioni, mortificati dalle ingenti perdite in mezzo alla strada, incazzati neri per il galleggiante del Wc che non sale, il rubinetto della cucina che sbuffa aria e la moka preparata con la Lilia - muniti di tanica e secchi - in fila davanti ad un'autobotte a parlare di quota, allineamento, volume, impegno statico e batimetrica? Tuttavia c'ha pensato Decollanz, detto Gigi nei circoli pugliesi di Fratelli d'Italia, a gettare preziosa acqua, quella che in Basilicata da tempo scarseggia, sul fuoco perdon sulla fiamma di una crisi idrica senza precedenti per un Paese del G7 e declassando le tante voci sgradite in "qualunquismo di marciapiede". Grazie all'avvocato barese alla guida di Acque del Sud spa i lucani costretti ad elemosinare da settimane una doccia e qualche confort idrico da amici e parenti più fortunati al di fuori del rinomato club dei 29 (Comuni), sono finalmente e testualmente a conoscenza della storia dell'Eipli e che "in data 18/10/2024, sul bollettino quote e volumi invasi in pari data, c’è stato un allineamento della quota/volume (rispetto al giorno precedente) dovuta alle risultanze di rilievi di dettaglio (aggiornamento della batimetria rispetto al 2017) ed alle difficoltà di rilevazioni di campo con le attuali condizioni di minimo invaso", mancava un allegato fotografico con la posa della prima pietra al Camastra nel lontano 1964 e un sano e sempre valido scappellamento a destra. Oppure un qualunquemente di cettoliana memoria da contrapporre alla tecnocrazia che poco soddisfa il desiderio di verità e di assunzione di responsabilità per come è stata ridotta - da una governance idrica che su più livelli evidentemente qualcosa o l'ha sbagliata o l'ha sottovalutata - la terra che ha dato i natali all'ingegnere che ha portato l'uomo sulla luna e che parlava a tu per tu con Kennedy. Vuoi vedere che alla fine bisogna prendersela con l'unico interpellato a più riprese che non può difendersi: il cambiamento climatico? Scriveva George Orwell: "Se il partito dicesse che due più due fa cinque, e prima o poi lo farà, dovremmo crederlo".
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