IL MATTINO
Viaggi
03.11.2024 - 15:39
Ischia sta per andare in letargo, come accade ogni anno quando la vacanza al mare, con le temperature in caduta libera, non sembra essere più seduttiva, eppure a Ischia la vacanza tutto l'anno è possibile grazie alle terme.
Il termalismo però non è un fenomeno di massa, nel senso che l'accesso alle terme, la loro frequentazione, fanno parte di una consapevolezza di noi stessi che abbiamo smarrito, e così un settore che potrebbe essere non solo in forte espansione, come è quello termale, continua ad essere un fenomeno di nicchia. A parte gli studi medici sull'argomento, anche la letteratura si è “servita” delle terme per fare entrare in questa realtà ancora ignota, benché secolare, i lettori/ consumatori.
Manuel Vázquez Montalbán ha infatti inserito il suo personaggio più famoso, il detective Pepe Carvalho, in un centro termale del Sud della Spagna, e precisamente in un istituto dietologico e idroterapico gestito da una società svizzera, sulle rive del fiume Sangue. Il benessere ottenuto dalle terme da parte del detective è interrotto da vicende delittuose (del resto stiamo parlando di un giallo). Ma pure in questa atmosfera Carvalho, benché asia un personaggio “affamato” di cibo e di vita riconosce alle terme una centralità nella vita degli esseri umani, come si evince dal titolo stesso del romanzo edito da Feltrinelli: “Le Terme”, per l’appunto e da questo passaggio.
«La quota di verità contenuta nello slogan proposto in tutto il territorio delle Terme: “Cor il miglior amico dell'uomo è il suo corpo”. Carvalho aveva riscoperto il proprio corpo. Viveva infatti ascoltandolo da quando saltava giù dal letto fino a quando vi tornava la sera. Appena metteva i piedi a terra, andava a orinare perché la perdita delle acque notturne gli consentisse di perdere peso davanti alla seconda stazione della via crucis narcisista: la bilancia. La ginnastica o il castigo del corpo peccatore. La sauna che gli succhiava le acque inutili e gli apriva i pori per far uscire le tossine accumulate a furia di acquavite ghiacciata o di abbuffate di anatra in salmì poco prima dell'alba in compagnia dell'amministratore Fuster. E i continui manicaretti di Biscuter. Quella febbre da madre nutrice propria di quello sgorbio, sempre pronto a proporgli piatti che gli metteva sulla scrivania come offerte al dio angoscioso della Fame. Carvalho si guardava il corpo nello specchio del bagno dopo ogni esperienza rigenerativa. Ma non vi è esperienza che renda consapevoli di quello che è o non è un corpo quanto quella di un massaggio manuale, dove le mani dell'esperto denunciano quel che cresce e quel che manca, la flaccidità di quanto c'è e la consistenza muscolare perduta. Dopo le iniziali depressioni entrava nelle vene una strana euforia dovuta in parte al processo depurativo, ma anche al lavaggio del cervello tossico dell'animale vorace e bevitore. Era come la purificazione dell'anima di uno spirito recuperato attraverso gli esercizi spirituali, purificazione che non sarà completata fino a quando non si cadrà in ginocchio chiedendo perdono a Dio per tutti i peccati commessi.»
Per queste ragioni passare del tempo, non un giorno, ma un ciclo di sedute in un centro termale ha la capacità di modificare l'andamento della vita, come è accaduto anche a me con la Fonte delle Ninfe di Nitrodi, parco termale che si trova in Ischia, sulle colline di Buonopane, una vera e propria oasi di benessere.
A Nitrodi venivano i guerrieri a curare le ferite e portavano con loro anche gli animali, che immergevano nelle vasche, proprio per sanarli.
Le acque di Nitrodi erano talmente efficaci da essere diventate un oggetto di culto tra il I secolo a. C e il II e III secolo d. C.
Al MAN sono costuditi e possono essere ammirati i rilievi votivi trovati a Nitrodi nel 1757, rilievi che si trovano in copia nel centro termale.
L'acqua che sgorga a Nitrodi è un’acqua classificata come ipotermale, bicarbonata, solfata, alcalina e alcalino terrosa. Le sue proprietà sono state riconosciute dal Ministero della salute con decreto n. 3509 dell'ottobre del 2003. All’acqua, che sgorga dalla fonte in circa 12 mila libri all'ora, non è aggiunto alcun additivo.
Giuseppe Di Meglio è l'anima amministrativa di questa realtà isolana, forte dei suoi duemila anni di attività, che non conosce flessioni e che dai greci ai romani continua ancora oggi a lenire ferite, malattie della pelle e problemi di varia natura.
Chi frequenta la vostra Spa?
Abbiamo un’utenza varia come accade da sempre con il turismo isolano. A fronte di persone che ci frequentano perché determinate a risolvere i loro problemi specifici, che possono riguardare le malattie della pelle o i disturbi di altra natura, che attraverso l'utilizzo della nostra acqua è possibile risolvere, abbiamo poi un turismo che potremmo definire giornaliero, e cioè composto da persone che sono incuriosite, ma che non hanno approfondito il percorso da fare. Per loro abbiamo studiato delle soluzioni “last minute”, come si usa dire oggi. E poi abbiamo chi volendo fare un percorso più strutturato, sia da un punto di vista dell’idroterapia, sia dal punto di vista del rapporto con la natura e della sua interconnessione con l'individuo, soggiorna nel parco termale. Per loro abbiamo a disposizione degli appartamenti.
Quanto conta essere interconnessi per sfruttare al meglio la vostra Fonte?
È di primaria importanza l'interconnessione. Grazie ad essa si riesce a superare il problema che ha portato qui la persona non solo incuriosita, ma realmente interessata alla nostra acqua e al suo percorso millenario di saggezza e di cura.
Le Ninfe di Nitrodi, a chi le sa comprendere, restituiscono serenità e bellezza. Posso affermarlo con cognizione di causa.
A quante persone date lavoro?
Abbiamo ventidue persone che lavorano qui, tra operatrici all’accoglienza, massaggiatrici, addetti al bar, insegnanti di yoga, giardinieri. Sono tutte persone che prima di ogni cosa sono in sintonia con il luogo, luogo di cui conoscono la storia, e per questa ragione si fanno testimoni e portatori di armonia. Chi entra nella nostra Spa deve essere accolto e sedotto non solo dalle nostre acque ma anche dall'atteggiamento positivo di chi questo luogo abita per lavoro. E poi noi lasciamo tutti liberi di muoversi all'interno del parco termale. Il rapporto con l'acqua termale deve essere innanzitutto un'esigenza di approfondimento e di ricerca. L’acqua delle Ninfe di Nitrodi è viva e chi riesce a capirlo fa un vero percorso esistenziale, ne è attraversato, depurato, tanto da potere fare anche un percorso di meditazione, mentre apparentemente sta semplicemente facendo una doccia.
Siete anche frequentati da molti personaggi famosi, come vi comportate in quei casi?
Il personaggio famoso che ci sceglie sa che qui troverà la massima riservatezza ed per questa ragione poi torna, anche perché i benefici dell’ acqua sono indubbi come attestato dagli studi fatti e documentati, e poi all’interno del parco termale abbiamo le piante officinali con cui produciamo, insieme all'acqua, le nostre linee di creme per curare per la pelle, il corpo tutto, capelli compresi. Ci tengo a sottolineare che è tutto prodotte sull’isola d'Ischia proprio per garantire in maniera ancora più precisa l'affidabilità e l'efficacia dei nostri prodotti.
Lei gira per il mondo per piacere e per lavoro, quante realtà termali come queste ha trovato?
Con assoluta onestà nessuna. Non è solo una mia impressione, che potrebbe essere condizionata dalla presenza e dalla conoscenza del luogo, ma è ciò che mi dicono anche i turisti che qui vengono da tutte le parti del mondo.
Ps: a parte le docce termali e gli altri percorsi benessere, esiste anche una zona privata, dove insieme a chi più ci piace o da soli potete usufruire di una jacuzzi, di tisane ( le bevandealcoliche qui sono bandite per ovvie ragioni) e di massaggi, con la natura a racchiudervi, in assoluta e totale tranquillità, il nome di questo percorso è “Magia di Coppia”. da sola e al chiaro di luna mi è piaciuto ancora di più, a riprova che Nitrodi cura e restituisce quell’unità che ognuno di noi è, ed è questa la ragione per cui la sua identità di cura è arrivata fino a noi per preservarci
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