IL MATTINO
Il ricordo
04.09.2024 - 13:28
Lui iniziava ad allenare a Reggio e lei era al suo fianco, trionfava a Foggia e lei era con lui. Tommaso sbarcava a Roma e lei con i ragazzi lo seguiva. I tifosi contestavano Tommaso e lei c'era, la Lazio guidata dal Maestro vinceva lo Scudetto e lei era vicino a lui per festeggiare e dirgli " Hai visto Tommaso avevi ragione tu, ma io non avevo dubbi".
Lui usciva da un allenamento, lei pattinava con le sue amiche sul piazzale antistante lo stadio di Bari. La fiamma si accese subito, un gioco di sguardi e sorrisi che valevano più di tante parole. Poi un giorno Tommaso si decise "Andiamo a fare un giro in bicicletta?". Non aveva finito quella frase che Lina era già in sella. Era l'estate del 1939, quelle pedalate fra sorrisi e chiacchiere in libertà segnarono il primo atto di un amore infinito. Tommaso, calciatore promettente sposò così Lina Barberini, il collante, il punto di riferimento, il faro di una grande famiglia allargata, fatta di figli e figli acquisiti come Giorgio Chinaglia Giancarlo Oddi e Luciano Re Cecconi. Silenziosa e paziente, le bastava uno sguardo, con il marito e con i figli, per interpretarne pensieri, giudizi e problemi e per essere soprattutto sempre presente con la sua dolcezza e la sua pazienza di moglie e madre. Lui iniziava ad allenare a Reggio e lei era al suo fianco, trionfava a Foggia e lei era con lui. Tommaso sbarcava a Roma e lei con i ragazzi lo seguiva. I tifosi contestavano Tommaso e lei c'era, la Lazio guidata dal Maestro vinceva lo Scudetto e lei era vicino a lui per festeggiare e dirgli " Hai visto Tommaso avevi ragione tu, ma io non avevo dubbi". Dietro un grande uomo c'è una grande donna si dice e Lina che se ne andava da questo mondo dieci anni fa lo era veramente. Era una Maestrelli anche lei, era una mamma come le nostre, era una bella persona...
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