IL MATTINO
L'intervista
07.08.2024 - 17:19
Il sodalizio con Arminio «nasce dall’incontro di inclinazioni comuni. Col tempo infatti ci siamo resi conto di avere uno stesso sguardo sula vita, seppur lavorando su ambiti diversi. Questo essere sensibili al silenzio, ai margini, a tutto ciò che non è clamore. La ricerca della bellezza e del sacro che si annida nei paesi abbandonati. Il sacro che ci sta intorno e la nostra vita frenetica non riesce a contemplare più. Oltre a tali temi, abbiamo un’attitudine simile dal vivo, amando, durante i nostri spettacoli, il coinvolgimento del pubblico. Accadrà anche stasera nell’ispirante scenario dell’Anfiteatro di Lucera»
Ginevra Di Marco, voce raffinata della musica popolare italiana, stasera andrà in scena alle 21.30 (con ingresso alle 21) all’Anfiteatro Augusteo di Lucera, per l’ottava stagione della rassegna curata da Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio “PrimaVera al Garibaldi”, intersecandosi con la poesia di Franco Arminio.
Perché il titolo dello spettacolo-concerto scelto che si rifà a un verso di una canzone dei CSI È stato un tempo il mondo? Di Marco, già pioniera, con Francesco Magnelli, del Consorzio suonatori indipendenti, spiega che tale intitolazione “è una traccia dello spettacolo per ricordarci cosa è diventato il mondo e cosa sta diventando attraverso versi in prosa e in musica popolari. Canzoni d’autore, momenti intimi di festa, incontri di linguaggi. I temi che saranno affrontati sul palco sono tanti, non necessariamente ortogonali e definibili, ma sono suggestioni che vengono così date al pubblico attraverso la musica e la poesia”.
La cantante elegante del panorama popolare italiano sottolinea che “sostanzialmente si è sentita la necessità di uno spostamento di attenzione, abbiamo ampiamente intravisto questo snaturamento avvenuto dal falso mito del progresso. Si intravede l’essenziale nell’essere esseri viventi e non necessariamente consumanti. Un pensiero unico porta colpi a vuoto, siamo in una società in cui l’io opprimente sembra farlo da padrone e sentiamo la necessità di ritrovare una dimensione di comunità”.
Ginevra di Marco è stata al fianco di Francesco Magnelli (ideatore della messa in scena di Lucera, presente sul palco insieme ad Andrea Salvadori ad eseguire le musiche dal vivo) nel ventennio 90-2000, con gli storici gruppi CSI e Per Grazia Ricevuta, ritiene che oggi "la musica popolare continua ad essere rilevante per tante ragioni e riflette una sua dimensione di adattarsi ad un mondo in continua evoluzione. Quest’arte folk esprime la cultura di identità, è un bastione della tradizione. La musica popolare - continua la cantante fiorentina - si evolve, assorbe influenze e tendenze di vari generi e questa virtù di adattamento acquisisce freschezza e modernità, riuscendo a farsi comprendere anche dalle nuove generazioni”.
La voce inconfondibile di Ginevra Di Marco, stasera nella tappa di Lucera dello spettacolo-concerto E’ stato un tempo il mondo, inserita nel cartellone di Comune e TPP “Estate| Muse| Stelle|”, una delle interpreti più raffinate della musica italiana, si unisce a quella di Franco Arminio, lo scrittore dei paesi, il cantore dei borghi sul limite della sparizione, che è stato definito da Roberto Saviano “uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato”. Questo sodalizio “nasce dall’incontro di inclinazioni comuni con Arminio - sottolinea Di Marco -, col tempo infatti ci siamo resi conto di avere uno stesso sguardo sula vita, seppur lavorando su ambiti diversi. Questo essere sensibili al silenzio, ai margini, a tutto ciò che non è clamore. La ricerca della bellezza e del sacro che si annida nei paesi abbandonati. Il sacro che ci sta intorno e la nostra vita frenetica non riesce a contemplare più. Oltre a tali temi, abbiamo un’attitudine simile dal vivo, amando, durante i nostri spettacoli, il coinvolgimento del pubblico. Accadrà anche stasera nell’ispirante scenario dell’Anfiteatro di Lucera”.
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