Cerca

L'opera artistica

All'Accademia di Belle Arti di Foggia "It's time to fly": così l'arte prende il volo dall'aeroporto della città

Il lavoro di realizzazione dell'opera è stato svolto in due fasi: la prima in cantiere a Terlizzi, per la parte” polverosa”, poi in Accademia a Foggia la fase della colorazione e del montaggio.

Installata nella sala d’attesa dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia l'opera, realizzata in pietra d'Apricena, peperino nero, verde Guatemala e travertino persiano, è composta da sei matite, ognuna con la scritta è tempo di volare in lingue diverse, che rappresentano simbolicamente delle fusoliera.

“La matita, piccolo oggetto quotidiano, portatore sano di storie, aneddoti e meraviglie, che a saperle scovare riservano stupore e gratitudine: “Lavorava sulla pagina come se accordasse un violino. Quella matita si muoveva con una straordinaria leggerezza e rapidità, sembrava che tracciasse nel vuoto la danza delle api […]. Poi segnava un punto sul foglio con la matita, esilissimo. Quei puntini a matita erano idee”. Chi scrive è Umberto Eco, chi è descritto è il mago Bruno Munari.

Nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Foggia, mercoledì pomeriggio, è stato presentato ufficialmente il catalogo dell'opera "It's time to fly". All’incontro erano presenti lo scultore De Scisciolo, il Direttore dell'Accademia foggiana Pietro Di Terlizzi, il Presidente Aba Massimiliano Arena, la Presidente del Club Inner Wheel di Foggia Antonella Fattibene, la professoressa Francesca Di Gioia, curatrice del catalogo e moderatrice dell'evento oltre agli studenti che hanno collaborato alla realizzazione dell'opera Michela Cicciomessere, Savina Di Mauro e Mirko Dimonte.
Installata nella sala d’attesa dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia l'opera, realizzata in pietra d'Apricena, peperino nero, verde Guatemala e travertino persiano, è composta da sei matite, ognuna con la scritta è tempo di volare in lingue diverse, che rappresentano simbolicamente delle fusoliera.
La scultura potrebbe essere un esempio di "pedagogia attica" alla Bruno Munari che con il suo metodo introduce il tema ludico non solo nella vita degli adulti ma anche in quella dei bambini.
Tante matite colorate, alcune corte e consumate da chi ha già carriera ed esperienza, e altre nuove che aspettano di essere usate e temperate da aspiranti artisti, ma che puntano tutte verso l'alto, in un decollo figurato e meritato. Che l'Inner Wheel ha inteso promuovere stimolando la creatività e facendone dono alla città, offrendo altresì allo sguardo dei passeggeri che transiteranno nel nostro aeroporto un "assaggio" del potenziale che questa terra può esprimere. 
Il lavoro di realizzazione dell'opera è stato svolto in due fasi: la prima in cantiere a Terlizzi, per la parte” polverosa”, poi in Accademia a Foggia la fase della colorazione e del montaggio.
Una esperienza unica e importante per gli studenti che ne hanno preso parte che hanno dichiarato "Per noi è stata un’esperienza fantastica. Abbiamo avuto la possibilità di lavorare in un cantiere di scultura, abbiamo avuto l’opportunità di una formazione professionale oltre ad una importante preparazione per un’opera pubblica."
La professoressa Francesca Di Gioia, nel suo intervento ha citato una frase della favola di Carroll nella quale Alice interroga Bianconiglio sul senso del tempo. Una citazione che racchiude in sé una parte importante del percorso di realizzazione dell'opera: "Vorremmo che alcune cose restassero eterne, altre che invece durassero solo un secondo. Ci sono secondi che passano inosservati, altri che sembrano durare in eterno. È il grande paradosso del tempo. È per quanto ci ostiniamo, a competere con esso, lui sarà sempre il vincitore".
Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione