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La ricorrenza

Ascoli Satriano ricorda Giuseppe Ciotta, il poliziotto di 30 anni ucciso a Torino dai brigatisti di Prima Linea

Oggi il ricordo presso il monumento funebre nel cimitero (che vedete nella nostra foto in primo piano) con la presenza delle Forze dell’Ordine, delle istituzioni locali e dei familiari, tra cui Potito Perruggini Ciotta anche in qualità di presidente dell’Osservatorio “Anni di piombo” per la Verità storica.

Ieri il ricordo a Torino con il Questore della Provincia di Torino Vincenzo Ciarambino in rappresentanza del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, la vedova Michelina Carbonara Ciotta, la figlia Nunzia Ciotta (che vedete in una nostra foto di 26 anni fa ad Ascoli Satriano), il magistrato Gian Carlo Caselli, con il quale Giuseppe Ciotta aveva collaborato e Giovanni Berardi presidente dell’Associazione Europea Vittime del Terrorismo.

Il 12 marzo di 46 anni i brigatisti di Prima Linea uccidono a Torino il Brigadiere di Pubblica Sicurezza Giuseppe Ciotta, originario di Ascoli Satriano. Aveva solo 30 anni, ma aveva già lavorato con il primo Nucleo Speciale Antiterrorismo diretto dal generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa e con l'Ispettorato antiterrorismo del questore Emilio Santillo. Fu la prima vittima del terrorisimo a Torino e in Piemonte,  insignito della Medaglia d'Oro al Merito Civile "alla memoria" e della Medaglio d’Oro Vittime del terrorismo.

Ieri il ricordo a Torino con il Questore della Provincia di Torino Vincenzo Ciarambino in rappresentanza del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, la vedova Michelina Carbonara Ciotta, la figlia Nunzia Ciotta (che vedete in una nostra foto di 26 anni fa ad Ascoli Satriano), il magistrato Gian Carlo Caselli, con il quale Giuseppe Ciotta aveva collaborato e Giovanni Berardi presidente dell’Associazione Europea Vittime del Terrorismo.

Oggi, domenica 12 marzo, alle ore 11.30 ad Ascoli Satriano ci sarà la cerimonia di ricordo presso il monumento funebre nel cimitero (che vedete nella nostra foto in primo piano) con la presenza delle Forze dell’Ordine, delle istituzioni locali e dei familiari, tra cui Potito Perruggini Ciotta anche in qualità di presidente dell’Osservatorio “Anni di piombo” per la Verità storica.

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