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La visita della ministra a Foggia

Messa benedice UniFg: «Baluardo di legalità e spinta per i giovani a credere nelle istituzioni»

"Accanto agli 11 miliardi per la ricerca più i due e mezzo per le università del Pnrr abbiamo anche un aumento dei fondi di finanziamento ordinario che nel 2025 arriverà a 800 milioni in più. La nostra responsabilità è saperli utilizzare bene»

«Voglio complimentarmi con questa università, perché in un periodo strano in cui eravamo chiusi e abbiamo fatto didattica a distanza, questo ateneo non solo ha aumentato il numero degli iscritti in maniera considerevole, dal 2016 con 9.900 a 12mila nel 2021, ma ha aumentato i corsi di laurea», ha detto la ministra

Il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa ha incontrato oggi, nell’Aula Magna “Valeria Spada” dell’Università di Foggia, gli studenti universitari. Ha dialogato con il Rettore Pierpaolo Limone e risposto alle domande di studenti, dottorandi e ricercatori sul presente e il futuro della formazione universitaria. Al termine dell’incontro ha incontrato anche gli studenti ucraini giunti a Foggia con il programma Erasmus. "L'università è un baluardo della legalità ed è il riferimento dei giovani per credere delle istituzioni. In alcune aree del nostro Paese le università hanno un fardello, una responsabilità in più e di questo siamo consapevoli", ha sottolineato."Per questo voglio complimentarmi con questa università, perché in un periodo strano in cui eravamo chiusi e abbiamo fatto didattica a distanza, questo ateneo non solo ha aumentato il numero degli iscritti in maniera considerevole, dal 2016 con 9.900 a 12mila nel 2021, ma ha aumentato i corsi di laurea".

"La nostra responsabilità principale è sapere usare bene i fondi e fare in modo che diano un futuro più solido alle nuove generazioni. Il fatto che nel Pnrr e nella legge di bilancio ci siano fondi per l'università e, in generale, al mondo della conoscenza e delle competenze ha permesso di rimettere al centro quanto la formazione dei nostri giovani sia fondamentale per il futuro", ha sottolineato. "Può sembrare banale, ma ci siamo trovati in un punto in cui c'era un marcato sotto finanziamento delle università, così come è successo nella scuola e nella sanità, da perdere i principi fondamentali che regolano una società: salute e formazione", ha aggiunto."Chiaramente la guerra scombina tutto, ma noi dobbiamo continuare verso questo orientamento", ha rimarcato la ministra. "Accanto agli 11 miliardi per la ricerca più i due e mezzo per le università del Pnrr abbiamo anche un aumento dei fondi di finanziamento ordinario che nel 2025 arriverà a 800 milioni in più. E' nostra responsabilità saperli declinare bene e in modo tale che si abbia un maggiore impatto per dare empowerment agli studenti"

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