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L'evento nei Monti dauni

Malagò a Candela per un museo della grande storia dello sport: quella del Tiro a segno

Il Presidente nazionale del CONI ha tenuto a battesimo il tabernacolo di 134 anni di attività sportiva della struttura agonistica fiore all'occhiello del Comune subappenninico e nel Meridione la più attrezzata per le competizioni internazionali

Insieme all'assessore regionale allo Sport e al Bilancio Raffaele Piemontese (la Regione ha sempre sostenuto economicamente il Tiro a Segno ed è in procinto di farlo con un altro progetto di 100 mila euro), il presidente Unasci Bruno Gozzellino, il commissario straordinario Uits Francesco Soro, i sindaci che si sono avvicendati nel seguire la struttura di proprietà comunale (da Donato Sena a Nino Santarella all'attuale Nicola Gatta), Malagò ha passato in rassegna, accompagnato dal presidente del Tiro a segno candele Raffaele Caputo, tutto il centro sportivo accolto dai campioni internazionali che la struttura ha laureato in questi anni, da tanti ragazzi e ragazze e da tante persone giunte anche dai paesi limitrofi. In questi 260 scatti la fotocronaca della manifestazione.

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